Sara e figlio, acquaforte su rame

Periodo: XX

Nasce a Santo Stefano Magra (SP) il 29 dicembre 1920. Iscrittosi nel 1931 all’Istituto d’arte di Porta Romana a Firenze, vi fu allievo di Francesco Chiappelli e Pietro Parigi.Tenne la sua prima personale nel 1942 alla galleria “Il Fiore” di Firenze. Partigiano militante durante la Resistenza, dopo la Liberazione ha tenuto numerose personali, tra le quali: 1969 e 1983, Firenze, Galleria Pananti; 1972, Bologna, curata da Alessandro Parronchi; 1974, Prato, curata da Mario De Micheli, Alessandro Parronchi e Dante Giampieri; 1977, Pistoia; 1982, Torino; 1984, Villa Ada di Bagni di Lucca, a cura di Pier Carlo Santini; 1992, Cortina d’Ampezzo. Tra i premi vinti: Il Fiorino, e il primo premio per la xilografia alla Biennale dell’incisione italiana a Venezia, 1968.

Tra le numerose collettive cui ha preso parte si ricordino almeno le Biennali veneziane e le Quadriennali romane. Nel 1974 ha donato una settantina di disegni al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Nel 1995 ha fatto una cospicua donazione di acqueforti alla Villa Pacchiani di Santa Croce sull’Arno (Faraoni 1996). Un’altra donazione di circa settanta incisioni è avvenuta nel 2005 alla Biblioteca Marucelliana di Firenze, occasione di una mostra sul rapporto tra l’artista e i letterati, presentata da Anna Forlani Tempesti(Enzo Faraoni 2005). 

La prima mostra una giovane donna seduta che tiene assiso sulle ginocchia un bimbo di cinque o seianni; sulla destra si intravede un tavolino con alcuni oggetti posati al di sopra.L’acquaforte è identificabile con quellaschedata, ma non illustrata, nel catalogo Carlesi-Guarnieri del ’96 con il titolo di Sara e figlio (come confermato dalla stessa Antonia Guarnieri). La postura delle figure e il taglio dell’inquadratura sembrano filtrare il ricordo di certe Madonne col Bambino del Quattrocento toscano.