Sogno a Calafuria, acrilico su tela

Periodo: XX

Alberto Fremura è disegantore e pittore autodidatta. Nel 1954 pubblica le sue prime vignette satiriche; ha lavorato come vignettista per importanti quotidiani italiani (quali “Il Tirreno”, “La Nazione”, “Il Resto del Carlino”, “Il Giornale”) e per vari settimanali italiani ed esteri. La fama raggiunta come vignettista ha agevolato l’avvio della sua carriera pittorica. Dopo la prima personale a Livorno nel 1971, ha esposto con frequenza negli anni Settanta in numerose località dell’Italia centro-settentrionale. E’ membro del Gruppo Labronico di pittura.

La medievale Torre di Calafuria, che oggi ospita al suo interno lo studio di Fremura, domina uno dei tratti più celebri del litorale tirrenico, amato e immortalato da molte generazioni di pittori. Nel Sogno a Calafuria la Torre fa da perno leggermente decentrato sulla destra e si combina con una natura morta costituita da un catino ricolmo di girasoli secchi e due brocche in ceramica verde. Simmetricamente a destra della torre è raffigurata una ragazza che contempla la vastità dell’orizzonte marino e il cielo coperto di nubi. L’opera non cade nel sentimentalismo grazie ad una salda struttura compositiva ed una controllata sobrietà decorativa.