Periodo: XIX

Incisore, disegnatore ed erudito pisano, Ranieri Grassi compì la sua formazione presso il suocero Carlo Lasinio, incisore e conservatore del Camposanto di Pisa, di cui fu l’allievo più dotato. La sua produzione incisoria inizia nel secondo decennio dell’Ottocento con due vedute della piazza del Duomo di Pisa, per spingersi sino agli anni Sessanta: si articola in varie raccolte ed in numerose stampe sciolte, tutte stampate presso il fido tipografo pisano Ranieri Prosperi, finalizzate a rappresentare “tutto il più bello e pittoresco onde Pisa va distinta e fastosa fra le città italiane”. Nel 1829 Grassi pubblicò la prima edizione de Le fabbriche principali di Pisa ed alcune vedute della stessa città, illustrata da 16 tavole, seguita nel 1831 da una seconda edizione con 24 tavole: le acqueforti, per le quali Grassi si valse di disegni degliartisti Francesco Giuliani e Florido Galli, circolarono anchesciolte e colorate (Tosi 2004, p. 21).

Il successo incontrato spinse l’autore a replicarle anche in formato ridotto: le 12 acqueforti costituenti la Rappresentazione degli edifizj più cospicui di Pisa conobbero varie edizioni dal 1832 al 1860. Tra il 1836 e il 1838 Grassi pubblicò la Descrizione storica e artistica di Pisa e de’ suoi contorni, con XXII tavole in rame, in tre volumi, con ampia introduzione storica e storico-artistica, modellata sulla Pisa illustrata di Alessandro da Morrona. Si ricordi infine il pamphlet, uscito nel 1838, dedicato alle Ragioni dell’artificiale pendenza della torre pisana aggiunte da Ranieri Grassi a quelle gia’ esposte nella sua Descrizione storica e artistica di Pisa.  

La presente acquaforte colorata, leggermente resecata lungo i margini, mostra, da un punto di osservazione collocato sul Ponte della Cittadella, la chiesa romanica di San Paolo a Ripa d’Arno, la cui morfologia esterna notoriamente anticipa le soluzioni della nuova Cattedrale. Al centro si staglia la mole del monastero con annessa chiesa e campanile, di San Benedetto, edificato per le benedettine (1393) e trasformato dopo l’assegnazione alle vallombrosane (1565), nella configurazione precedente il rifacimento neogotico di Domenico Santini. Sulla sinistra, lo scrigno gotico della chiesa della Spina. Completano l’immagine uno spicchio dell’ansa dell’Arno, con alcuni edifici del Lungarno di Santa Maria, e, sullo sfondo, il profilo dei Monti Pisani. 

Ranieri Grassi (attivo a Pisa nel XIX secolo)



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