Il disordine economico: cause e conseguenze della Grande Depressione

14 novembre ore 17:00
Auditorium di Palazzo Blu

Il disordine economico: cause e conseguenze della Grande Depressione

Gian Carlo Falco, Università di Pisa

Di fronte alle trasformazioni prodotte dalla guerra, governanti ed esponenti dell’economia dei principali paesi adottarono un atteggiamento conservatore e restaurativo, rifiutandosi a lungo di ritenere irreversibili i cambiamenti intervenuti. In campo monetario e finanziario, dove inflazione, deficit dei bilanci pubblici, squilibri strutturali delle bilance dei pagamenti e forti oscillazioni dei cambi producevano una situazione particolarmente instabile, si applicarono politiche economiche inadeguate che accentuarono le tensioni sociali e favorirono soluzioni autoritarie. Le sistemazioni faticosamente raggiunte tra 1924 e 1929 finirono con l’accentuare l’instabilità finanziaria, e contribuirono a scatenare la peggiore crisi economica nella storia del capitalismo.

Curriculum

Gian Carlo Falco, nato nel 1946, ha insegnato Storia della moneta all’Università di Trieste (1975-1977) e Storia economica, con diverse titolature, in quella di Pisa (1977-2016). Si è occupato dei rapporti economici e finanziari internazionali tra Otto e Novecento e dell’integrazione dell’Italia nel sistema economico internazionale. Ha studiato il rapporto tra banche, industria e politica monetaria e si è occupato di politiche fiscali e finanza pubblica in Italia. Ha analizzato i processi locali di industrializzazione e deindustrializzazione attraverso i casi di Pisa e Livorno. Tra le pubblicazioni: L’Italia e la politica finanziaria degli alleati, 1914-1920, Pisa, 1983; La bilancia dei pagamenti italiana tra la prima guerra mondiale e il 1931, in Ricerche per la storia della Banca d’Italia, vol. 6, Bari, 1995; La contabilità nazionale italiana (1890-1995), in Storia d’Italia nel secolo XX. Strumenti a fonti, a cura di Claudio Pavone, vol. 1, Roma, 2006.