Il Sessantotto e i movimenti femminili

Elda Guerra (Centro di documentazione delle donne di Bologna)

Quali furono le generazioni di ragazze e di donne protagoniste dei movimenti del 1968?

È la domanda di partenza per lo svolgimento di un discorso che, dopo un approfondimento di questo tema sul piano sociale e culturale, si soffermerà – attraverso uno sguardo tra le due sponde dell’Atlantico- su l’atto di separazione compiute da molte, in diversi contesti, per dare vita a un movimento autonomo delle donne. Verrà poi affrontata la vicenda italiana e la sua specificità rispetto alla nascita di collettivi e gruppi femministi, il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di donne, le grandi manifestazioni per l’autodeterminazione, l’emergere della questione della violenza sessuale. Le considerazioni finali saranno dedicate alla differenza nell’esperienza storica delle generazioni maschili e femminili protagoniste di quel decennio e alla “lunga durata” dei movimenti delle donne. L’ipotesi proposta sarà quella di una periodizzazione che vede i femminismi contemporanei varcare, con sviluppi ed effetti trasformativi originali, la soglia della fine degli anni Settanta. In questa prospettiva l’anno 1968 sarà visto come un crocevia, un momento di accelerazione di una storia che era nata prima e sarebbe andata oltre.