Giosuè Carducci, Odi barbare

Alla loro uscita – era il luglio del 1877 –, le Odi barbare di Carducci deflagrarono nel panorama asfittico della poesia italiana del Secondo Ottocento: la forma metrica dei quattordici componimenti lì raccolti fece clamore, suscitando le reazioni più disparate, alcune delle quali aspramente avverse. Del resto, «Odio l’usata poesia […]» era il primo verso di quel volumetto, e ne esprimeva a pieno lo spirito e la sfida. Negli anni successivi Carducci avrebbe pubblicato altre raccolte barbare, i cui testi sarebbero confluiti nei monumentali Delle Odi Barbare Libri II (1893). Nel nostro incontro attraverseremo quei due Libri con l’intento di mettere in luce l’Io lirico del loro autore. Per farlo, leggeremo alcuni componimenti emblematici: emergerà, così, il profilo di un poeta inquieto, diviso tra ambizioni oracolari e sensibilità moderna. Le Odi barbare sono disseminate di indizi di questa dicotomia: rintracciarli permetterà di scalfire il ritratto ufficiale del Vate della Terza Italia.

Profilo

Chiara Tognarelli è assegnista di ricerca in Letteratura italiana presso l’Università di Pisa. Si occupa principalmente di poesia e critica letteraria dal Settecento al primo Novecento. Ha dedicato gran parte dei suoi studi all’opera in versi e in prosa di Carducci: oltre a numerosi saggi specialistici, ha curato l’edizione commentata delle Nuove poesie (Venezia, Marsilio, 2014) e pubblicato una monografia dedicata agli anni toscani del Vate, Un tempo migliore. Saggio sul Carducci giovane (Lucca, maria pacini fazzi editore, 2017).

Informazioni:

Giosuè Carducci, Odi barbare.
21 gennaio 2018, ore 11.00
Con Chiara Tognarelli

Pisa, Auditorium di Palazzo Blu (Via Pietro Toselli, 29)
L’accesso all’Auditorium sarà consentito 30 minuti prima dell’inizio dell’evento e comunque fino ad esaurimento dei 130 posti disponibili

Tel. 050 220.46.50
Mail: info@palazzoblu.it