Gabriele d’Annunzio, Alcyone

L’Alcyone può essere letto come un diario di una estate. Si estende dalla tarda primavera al settembre ed è scandito da un preciso itinerario geografico: dai colli fiorentini alla foce dell’Arno e poi, verso Nord, risalendo la costa versiliese fino a Carrara e alla Bocca della Magra. Esso però trasfigura le concrete esperienze umane in eventi mitici: la parabola che dai preannunci della nuova stagione sale fino alla pienezza dell’estate e poi declina con i primi brividi autunnali è anche una parabola simbolica: i brividi dell’inverno sono brividi di morte; il congedo dalla stagione e dai luoghi marini segna anche il venir meno delle illusioni creative e delle immaginazioni mitiche.


Marco Santagata è stato ordinario di letteratura italiana all’Università di Pisa. Studioso di fama internazionale, affianca all’attività di storico e di critico della letteratura quella di narratore, per la quale ha ricevuto vari riconoscimenti, fra cui il premio Campielllo e il premio Stresa. È l’organizzatore del ciclo Libri di Poesia.