Nadia Urbinati, (Columbia University, New York)
Giovedì 18 marzo 2021
Il 2021 segna la ricorrenza di due documenti fondamentali dell’unione europea: il Manifesto di Ventotene (1941) e l’enciclica Quadragesimo Anno (1931). La relazione libertà/pace si impone a partire dal Settecento come uno scopo perseguibile associato alla formazione di governi costituzionali. Nell’immaginario ottocentesco, questa idea si esprime nella convinzione che solo l’autogoverno delle nazioni renda possibile questo obiettivo. La due guerre mondiali mettono in discussione il “mezzo” ma non il fine: il maggiore tra i visionari europeisti, Altiero Spinelli, propone una rilettura del progetto sette-ottocentesco che fa perno sul superamento della dimensione nazionale della statualità. Questa traiettoria interna al pensiero illuminista si interseca con quella di ispirazione cattolica, che mette sotto accusa la “statolatria” insita nei regimi totalitari aprendo a scenari di federalizzazione sociale, un indirizzo ideale-politico che ispira concretamente (piu’ di quello illuminista) l’edificazione della comunità europea. Nella conferenza saranno esaminati i fondamenti teorici di queste due visioni.
Nadia Urbinati è docente di Teoria politica a Columbia University. I suoi libri più recenti sono I pochi contro i molti. Il conflitto politico nel XXI secolo (Laterza, 2020) e Me the People: How Populism Transforms Democracy (Harvard University Press, 2019, tradotto in italiano per il Mulino, 2020) che ha vinto il Premio Capalbio. Nel 2019 ha pubblicato Utopia Europa (Castelvecchi), un libro intervista curato da A. Fico.