Da una delle prime e più inconsuete composizioni di Bach, sino al Verdi più esotico e misterico, passando per la rivisitazione di un dolente coro di cantata e per le leggende immaginose e sfolgoranti di due diversi san Franceschi, l’uno in dialogo con gli uccelli, l’altro in cammino su acque agitate: Franz Liszt, ora chiuso nella severa tonaca nera di abate, ora con il suo frac attillato da star dei concerti e da uomo del gran mondo, ci farà esplorare i domini interferenti della società e della fantasia del romanticismo europeo.
Fra i massimi pianisti italiani in attività, Sandro Ivo Bartoli (Pisa, 1970) ha risposto alla devastazione del Covid-19 con un grandioso progetto online: l’esecuzione integrale delle 555 Sonate di Domenico Scarlatti, che ha diffuso attraverso i suoi canali social dal suo studio nella campagna toscana introducendole singolarmente in uno stile informato ma colloquiale. Il progetto ha avuto un successo mondiale, ed è ad oggi l’unica integrale scarlattiana in video, liberamente fruibile attraverso il canale Youtube di Sandro Ivo Bartoli.
Definito dalla stampa tedesca “uno dei più importanti musicisti usciti dall’Italia negli ultimi trent’anni”, Bartoli è protagonista di una importante carriera internazionale che lo vede prodursi con varie orchestre di pregio come, fra le altre, la Philharmonia, l’Hallé, la Deutsche Philharmonie e la Filarmonica di San Pietroburgo in prestigiosi teatri sparsi per il mondo fra i quali la Herkulessaal di Monaco di Baviera, la Bridgewater Hall di Manchester, la Library of Congress di Washington, il Centre Pompidou di Parigi. Ha al suo attivo una nutrita e varia discografia, votata in parte al repertorio italiano del primo Novecento (del quale è considerato interprete di riferimento), che gli è valsa numerosi premi e riconoscimenti dalla critica internazionale.