Ciclo: Domeniche in musica
Domenica, 13 marzo 2022, ore 11:00
Alberto Bologni violino
Giuseppe Bruno pianoforte
Introduce: Giuseppe Bruno
Programma:
Franz Liszt La notte
Giacomo Puccini Intermezzo da Manon Lescaut (trascr. G.Bruno)
Peter Fribbins That which echoes in eternity … (dal Canto VI dell’Inferno di Dante)
Karol Szymanowski Miti op.30 (La fontana di Aretusa, Narciso, Driade e Pan)
Se la musica può essere racconto, il racconto stesso si può presentare in mille maniere: Liszt trae spunto da un Sonetto di Michelangelo, salvo poi virare all’ungherese nel commosso ricordo della figlia Blandine; Puccini scrive l’Intermezzo di Manon come un racconto lacerante del viaggio a le Havre della povera prigioniera, probabilmente la sua pagina più vicina a Wagner; Fribbins (1968) parte da “ciò che in eterno rimbomba” del Canto VI dell’Inferno per creare un pezzo di musica dai contrasti violentissimi; infine Szymanowski si ispira a ninfe e driadi per concepire tre pannelli che rappresentano il culmine del suo personale Impressionismo nonché un vertice della letteratura violinistica del ‘900.
Diplomatosi al Conservatorio Cherubini di Firenze con il massimo dei voti e la lode e ottenuto in seguito il diploma di solista al Conservatorio di Rotterdam , Alberto Bologni deve la sua formazione al contributo di alcune fra le più celebrate tradizioni violinistiche europee: Sandro Materassi ha fatto da tramite con la scuola veneta di Giulio Pasquali e quella tedesco-ungherese di Jeno Hubay mentre Stephan Gheorghiu e Ilya Grubert gli hanno trasmesso gli insegnamenti della scuola russo-sovietica di Oistrack e Kogan. Appassionato di arte, cinema e letteratura, la sua curiosità intellettuale lo ha reso uno dei violinisti più versatili della sua generazione. Alberto Bologni affronta infatti un repertorio solistico e da camera che affianca ai capolavori più noti rarità e riscoperte nonché una nutrita serie di composizioni di autori contemporanei, spesso a lui dedicate o da lui commissionate, esibendosi regolarmente nei maggiori centri italiani ed europei. Autore del dialogo teatrale “Goldoni e Haydn ovvero dell’arte della conversazione”, de “Il violinista della regina Vittoria”, ha inoltre composto le cadenze ai concerti per violino di Mozart, Haydn, Viotti (n.22) e Paganini (n.1), nonché brani per violino solo, per pianoforte e per quartetto d’archi. Di prossima pubblicazione la sua revisione delle Études di Kreutzer. Le sue registrazioni discografiche sono state molto apprezzate dalla stampa specializzata italiana e anglosassone. È direttore del MaDAMM (master in direzione artistica e management musicale) di Lucca; titolare della cattedra di violino dell’ISSM Luigi Boccherini di Lucca; collabora regolarmente con alcune università statunitensi e inglesi. Suona un Santo Serafino del 1734, ex Cesare Ferraresi.
Giuseppe Bruno si è diplomato a pieni voti in Pianoforte, Composizione e Direzione d’orchestra con i Maestri Specchi, Zangelmi e Taverna; si è perfezionato con Paolo Bordoni per il pianoforte e Leopold Hager per la Direzione d’orchestra e ha frequentato un seminario di Composizione all’ IRCAM di Parigi. Ha tenuto il suo primo recital all’età di 17 anni, cui è seguita un’ininterrotta attività solistica e cameristica in tre continenti. In possesso di un ricco repertorio di composizioni per pianoforte e orchestra, ha suonato con importanti complessi in Italia, USA, Grecia, Ucraina, Polonia, Bosnia Erzegovina, Romania e Germania. Ha preso parte al Festival dei Due Mondi di Spoleto e al Festival di Charleston (USA). È stato premiato al Concorso Internazionale di Pianoforte “Roma 1991”, ed al Concorso “Viotti” di Vercelli con il violinista Alberto Bologni. Ha registrato per Sheva, Nuova Fonit Cetra, Ars Publica, Diapason, Tactus, Ars Musici, SAM, Onclassical, Da Vinci; ha inoltre effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI, la Radio Suisse Romande, la Radio della Svizzera Italiana, Radio Vaticana e WDR di Köln. Ha collaborato con numerosissimi direttori, strumentisti e cantanti, con l’attrice Milena Vukotič e con l’Ottetto Filarmonico di Berlino; ha tenuto due tournées in Cina, e con Vincenzo Maxia è stato invitato al prestigioso Chicago Duo Piano Festival. Attivo anche come direttore d’orchestra, ha lavorato con complessi prestigiosi quali l’ORT e la Filarmonica di Kiev; sue composizioni per violino, sassofono, voce, sono state eseguite in Europa, USA e Cina. Nell’agosto 2018 ha diretto la prima esecuzione italiana della ricostruita opera di Franz Liszt “Sardanapalo”, per il Festival Suoni dal Golfo (Lerici). Universal Edition di Vienna ha pubblicato la sua trascrizione cameristica di “Purgatorio” dalla X Sinfonia di Mahler. Direttore del Conservatorio della Spezia, è spesso invitato per seminari e masterclasses presso Conservatori e Università in Italia e all’estero.