Stipo in legno ebanizzato, pietre dure e bronzi dorati, manifattura fiorentina, seconda metà del 700
Lo stipo è un mobile contenitore dall’aspetto molto particolare che ricorda, infatti, una piccola architettura. Tra colonne e timpani spezzati sono visibili delle nicchie al cui interno sono posizionate delle sculture in bronzo dorato rappresentanti divinità della mitologia greca. Tra queste, nella nicchia centrale inferiore è posizionata la figura di Eracle, che indossa la pelliccia del leone Nemeo come copricapo e riprende il modello dell’Eracle di Poggio Castiglione, scoperto nel 1783; nella nicchia superiore si trova Hermes con i calzari alati.
Gli stipi, poiché forniti di numerosi cassetti, alcuni dei quali segreti, erano dei mobili che oltre ad avere la funzione di impreziosire gli ambienti, servivano a custodire piccoli oggetti da collezione come gioielli, documenti e preziosità.
Lo stipo si lega agli ambienti delle wunderkammern, trovando la sua collocazione ideale al centro di queste stanze, dove i collezionisti raccoglievano naturalia ed artificialia, curiosità frutto della varietà del mondo naturale come dell’ingegno umano.
Possiamo quindi affermare che questo mobile rifletta in particolare quello che era il rapporto tra queste stanze delle meraviglie e la realtà esterna: lo stipo è un palazzo ridotto in scala, al cui interno si racchiudono le particolarità del mondo circostante.