VALERIA DEPLANO (Università di Cagliari)
24 febbraio 2022 ore 17:30
In auditorium e in diretta streaming dal sito web e dalla pagina Facebook di Palazzo Blu
Come negli altri paesi europei, anche in Italia la politica espansionista verso le colonie africane fu accompagnata da un parallelo processo di «colonizzazione» del territorio nazionale. Fin dagli anni Ottanta dell’Ottocento, e per tutto il Ventennio fascista, nello spazio pubblico italiano trovarono posto monumenti, targhe e strade che tenevano memoria e ricordavano eventi, luoghi e protagonisti del colonialismo. Ai monumenti e alle strade voluti dal governo e dalle amministrazioni locali si aggiunsero in alcuni casi le vestigia portate via dai territori africani e ricollocate nella «madrepatria». La conferenza ricostruirà alcune dinamiche che riguardano tali segni, per analizzare il ruolo del colonialismo nel progetto di costruzione della nazione in età liberale e fascista, ma anche per ragionare sul rapporto tra l’Italia repubblicana e la memoria coloniale.
Valeria Deplano è professoressa associata di Storia contemporanea all’Università di Cagliari. Si occupa di storia del colonialismo italiano, con particolare attenzione alle sue ricadute e ai lasciti culturali nell’Italia fascista e repubblicana, e di storia della mobilità postcoloniale. Sta lavorando a una ricerca sugli studenti africani in Italia. Tra le sue pubblicazioni ci sono La madrepatria è una terra straniera. Libici, eritrei e somali nell’Italia repubblicana (Le Monnier-Mondadori, 2017); Europe between Migrations, Decolonization and Integration, 1945-1992 (curata con G. Laschi e A. Pes, Routledge, 2020)