In occasione della mostra “Pianeta Terra”, Palazzo Blu e National Geographic presentano in auditorium l’incontro con il grande fotografo Stephen Wilkes e Marco Cattaneo direttore del National Geographic.
Dall’apertura del suo studio a New York City nel 1983, il fotografo Stephen Wilkes ha costruito un corpus di lavori senza precedenti e una reputazione come uno dei fotografi più iconici d’America, ampiamente riconosciuto per il suo lavoro artistico, editoriale e commerciale.
Day to Night, il progetto più rappresentativo di Wilkes, è iniziato nel 2009.
A prima vista, le immagini del progetto Day to Night di Stephen Wilkes, fotografo ed Explorer di National Geographic, possono ingannare. In ciascuna di esse ci sembra che l’autore abbia catturato un istante di luce spettacolare in alcuni dei luoghi più simbolici e suggestivi del pianeta. A uno sguardo più attento, ci si accorge che quelle luci mutano, si fondono, si amalgamano. In alcune immagini, addirittura, il sole appare due volte. Ciascuna di esse è il risultato della combinazione di migliaia di scatti realizzati da una posizione stazionaria in un arco di tempo che può arrivare persino a 36 ore. Anziché farne un time-lapse, però, una sequenza in cui le immagini si compongono nel tempo, Stephen Wilkes le cuce insieme digitalmente per creare un panorama coerente. Durante l’editing, ha raccontato sullo Smithsonian Magazine, comincia stabilendo il confine dove inizia il giorno e finisce la notte, e da lì costruisce l’immagine, creando una scena basata sullo scorrere del tempo lungo uno degli assi. Strato su strato, assembla momenti specifici di una giornata, selezionando i migliori e mettendoli insieme senza soluzione di continuità. Il risultato finale è un’immagine con un’equilibrio e un’armonia senza uguali. Così le immagini di Day to Night, ognuna delle quali può richiedere mesi di sofisticata lavorazione, ci mostrano uno scorcio del pianeta in cui ci sembra di coglierne la vitalità, l’incessante trasformazione. Testimoniano la bellezza, l’imponenza, la fragilità del mondo che ci circonda e l’impatto determinato dal nostro passaggio.
Marco Cattaneo – Giornalista e direttore National Geographic Italia
Nato a Milano nel 1963 e laureato in fisica, è entrato nella redazione di Le Scienze, edizione italiana di Scientific American, nel 1991. Nel 2006 è diventato direttore responsabile di Le Scienze e Mind, dal dicembre 2010 è direttore di National Geographic Italia e dal 2018 di National Geographic Traveler. In questi anni ha collaborato come giornalista e fotografo a testate quotidiane e periodiche nazionali e internazionali. È autore di Heisenberg e la rivoluzione quantistica (Le Scienze, 2000) e coautore dell’opera in tre volumi Il Patrimonio mondiale dell’Unesco (White Star, 2002-2004, rist. 2012) e di Le città del mondo (White Star, 2005). Ha ricevuto il premio Voltolino per la divulgazione scientifica (2001), il Grand Prix dell’Associazione francese scrittori di viaggio (2008), il premio Ippocrate dell’Unione nazionale medico scientifica di informazione (2010), il premio Capo d’Orlando (2014) e il premio Portico d’Oro – Jacques Le Goff dall’Università di Bologna. Nel 2016 gli è stato intitolato l’asteroide 239105 Marcocattaneo.