lunedì 16 dicembre 2025
Auditorium di Palazzo Blu
Nessiah Festival
Relatore: Prof. Avv. Tullio Padovani
Su “Il processo” di Franz Kafka sono fiorite innumerevoli interpretazioni, com’è del resto naturale per ogni capolavoro assoluto (libero, cioè, da legami rigidi e condizionanti con un’epoca storica o un costume determinato). L’intervento proposto in questa occasione non intende peraltro in alcun modo attraversare o, men che meno, pretendere di superare i sentieri tracciati nel bosco critico kafkiano; ma solo di individuarne i limiti di contesto, affrontando due questioni tanto elementari quanti pregiudiziali: a che cosa corrisponde “Il processo” di Kafka, perché vi corrisponde e quale significato assume questa corrispondenza. In altri, e più diretti, termini, si tratta semplicemente della lettura dell’opera da parte di un penalista che pratica il processo penale, e s’intende, o presuppone di intendersi, di ciò di cui il romanzo si occupa in forma espressa: la persecuzione giudiziaria, l’imputazione, lo sviluppo degli accertamenti giudiziari, la colpa, la responsabilità, la pena. Una lettura che può riservare qualche sorpresa, ed anche una nota di amarezza, forse meno ‘kafkiana’ di quel che talora si pretende di cogliere nell’opera, ma ancor più terrificante.
Tullio Padovani, membro della Accademia Nazionale dei Lincei, è stato dal 1963 al 1969 allievo ordinario e poi perfezionando dell’allora Collegio giuridico della Scuola Normale di Pisa, poi confluito nell’autonoma Scuola Superiore Sant’Anna. Nel 1969 è nominato assistente ordinario di diritto penale presso la Facoltà di Giurisprudenza di Pisa e successivamente di Roma. Soggiorna a più riprese, per studio e ricerca, ad Heidelberg e a Tübingen, frequentando lo Strafrechts Seminarium e la Juristische Fakultät delle rispettive Università. Dal 1973 è professore incaricato di diritto penale presso la facoltà di Giurisprudenza di Pisa. Dal 1980 al 1989 è professore, straordinario prima e ordinario poi, presso la stessa Facoltà. Dal 1989 al 2014 ricopre lo stesso ufficio, in seguito a trasferimento presso la Classe di Scienze Sociali della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
È autore di numerose monografie di diritto penale e di alcune centinaia di saggi, relazioni, note a sentenza. Tra il 1979 e il 2004 ha collaborato assiduamente con il Ministero della Giustizia, quale membro o quale presidente di numerose commissioni di riforma del codice penale, della legislazione penale speciale e del processo penale.
Dal 2014 è posto in istituto di quiescenza, ma la sua attività prosegue ininterrotta ed intensa sia sul piano didattico (svolgendo presso la Scuola Superiore Sant’Anna corsi specialistici, a titolo gratuito), sia quello scientifico, nella condivisione di riviste e collane di temi giuridici, nella partecipazione come relatore a convegni e congressi, e, ovviamente nella pubblicistica giuridico-penale.