Nell’estate del 2026 gli Stati Uniti, nati il 4 luglio 1776 con la Dichiarazione di indipendenza e pochi giorni dopo con l'abbattimento a furor di popolo della statua del re britannico Giorgio III, compiranno 250 anni. Ci saranno pubbliche celebrazioni dell’evento, in Nord America e altrove, e molte riflessioni sul momento assai delicato che stanno attraversando in casa loro e nel mondo. Per l’occasione Palazzo Blu ha scelto di organizzare quattro conferenze su alcuni aspetti della loro storia nazionale, storia interna, storia «domestica» come si dice, che sono rilevanti per capire le vicende di ieri e di oggi. Gli incontri in programma, a cura di Arnaldo Testi, affidati a importanti studiose e studiosi, sono previsti per l’inizio del 2026.

Si discuterà dunque, con il professor Daniele Menozzi, del rapporto fra politica e religione, sempre cruciale nel paese, oggi più che mai con tre novità, il culto parareligioso che circonda il presidente Trump, il contributo dei cattolici alla sua rielezione, e l’avvento di un papa statunitense. Francesco Clementi parlerà dei confini del potere del presidente, in un sistema fondato su una settecentesca separazione dei poteri che, non da oggi, sembra traballare per la crescita di una presidenza «imperiale» che cerca di liberarsi da ogni vincolo. La professoressa Raffaella Baritono racconterà il viaggio più che bisecolare delle donne americane per realizzare la promessa dell’eguaglianza politica, promessa ancora non del tutto mantenuta (niente donne alla Casa bianca?). Arnaldo Testi, infine, analizzerà il fenomeno dell’enorme numero di armi da fuoco in mano ai civili, il suo significato in una società profondamente divisa, e la convinzione che si fondi su un diritto individuale costituzionalmente protetto (il Secondo emendamento del 1791).