Pugile dilettante arrivò alla scultura tramite un singolare episodio. Posò, infatti, per Francesco Messina per l’opera il Pugilatore nel 1929 e fu per lui una folgorazione. Dopo gli studi classici si iscrive a Genova all’Accademia Linguistica di Belle Arti. Stabilitosi a Milano entrò in contatto con Cassinari, Manzù, Birolli e Treccani.
Partito da una matrice espressionista di stampo classico, il suo percorso si evolve verso una scomosizione volumetrica sempre più marcatamente dinamica e astratta, per giungere all’immaginismo degli anni Seesanta. La litografia in collezione è una prova figurativa tangente con l’esperienza delle Esculture-paesaggio”