“Dovevo cercare una professione particolare, un’occupazione che non mi costringesse a voltare le spalle al cielo e alle stelle e che mi consentisse di trovare il senso della mia vita.”
Nel 2009 Palazzo Blu ha ospitato la prima mostra dedicata ad un grande artista del ‘900: “Marc Chagall e il Mediterraneo”.
L’esposizione ha voluto esaltare il rinnovato spirito creativo di un artista maturo, suggestionato dalla luce e dai colori della Costa Azzurra. Marc Chagall, artista pellegrino, vi si stabilisce definitivamente dopo il rientro in Europa dagli Stati Uniti a conclusione del secondo conflitto mondiale.
L’artista, allora sessantenne, scegliendo queste terre baciate da colori caldi e squillanti, infonde nuove vibrazioni poetiche alle sue opere e abbandona la cupezza delle opere precedenti, scaturita dalla disperazione per la perdita dell’amata moglie Bella e dall’orrore per la sorte del suo popolo durante la guerra.
Artista ebreo di origine russa, Chagall mantiene intatto il ricordo delle tradizioni chassidiche e russe nelle sue opere, ma saprà rinnovarne l’aspetto e l’energia amalgamandole con suggestioni iconografiche desunte dai suoi spostamenti lungo l’Europa.
La mostra di Palazzo blu ha celebrato l’artista Chagall che interiorizza il Mediterraneo: da quello ricco di coste assolate e mare azzurro, a quello orientale della Palestina, fulcro della sua identità religiosa e culturale, fino all’ispirazione scaturita dai viaggi in Grecia e dall’illustrazione della mitologia greca, in particolare il mito di Dafni e Cloe.
Introduzione alla mostra
Biografia
Marc Chagall (Vitebsk, 1887 - Saint-Paul-de-Vence, 1985) proviene da una modesta famiglia di cultura e religione ebraica di Vitebsk, in Bielorussia, allora parte integrante dell’impero russo.
Dal 1907 al 1909, soggiorna a San Pietroburgo, grazie ad un permesso speciale. Si iscrive a varie accademie quindi lavora nell’atelier di Léon Bakst.
Nel 1911 arriva a Parigi, si installa alla Ruche e la sua arte si trasforma radicalmente, grazie allo stimolo ricevuto dal fauvismo e al cubismo.
Nel 1914 si sposta a Berlino e da lì rientra a Vitebsk dove la guerra lo costringe a rimanere. Nel 1915, a Vitebsk, Chagall sposa Bella Rosenfeld.
Nel 1917, aderisce agli ideali della Rivoluzione d’ottobre: gli ebrei dell’impero russo ottengono finalmente il diritto di cittadinanza. Viene nominato commissario delle Belle Arti di Vitebsk.
Nel 1923, Chagall si installa a Parigi con la sua famiglia e inizia a lavorare per conto del famoso mercante d’arte parigino Vollard per cui illustra le Favole di La Fontaine.
Nel 1931, viene invitato in Palestina per creare un museo d’arte ebraica e al suo ritorno realizza 40 gouache per illustrare la Bibbia.
Con l’inasprirsi della minaccia nazista Marc Chagall è costretto a lasciare la Francia occupata nel 1941 e si rifugia negli Stati Uniti dove rimane fino alla fine del Secondo conflitto mondiale. Nel 1944, mentre la pace si avvicina, Bella muore improvvisamente, lasciando Chagall estremamente provato.
Nel 1948, Chagall rientra a Parigi quindi compra, nel 1950, una casa a Vence, sulla Costa Azzurra. Negli anni successivi l’artista esegue importanti commissioni pubbliche e private e sviluppa parallelamente un’imponente quantità di opere litografiche per illustrazioni per l’editore d’arte Tériade.