Domenica in Musica
14 aprile 2024
Auditorium di Palazzo Blu
A cura di Accademia Strata
Antonio Pompilio, chitarra
Silvius Leopold Weiss – Passagaille (tratta dalla Suite XIV per liuto)
(1686 – 1750)
Mario Castelnuovo – Tedesco – Passacaglia “Omaggio a Roncalli” op.180
(1895 – 1968)
Johann Kaspar Mertz – Ständchen (tratto da “6 Schubertische Lieder für die Gitarre”)
(1806 – 1856)
Agustín Barrios – La Catedral
(1885 – 1944)
Paolo Ehrenheim, pianoforte
L. v. Beethoven – Sonata op. 101 (1770 – 1827)
J. Brahms – Variazioni op. 18b. (1833 – 1897)
Il primo concerto vede protagonista il chitarrista Antonio Pompilio, vincitore della borsa di studio della masterclass del M° Aniello Desiderio. Il suo programma sembra evocare, in modo più o meno esplicito, l’ambiente della strada. Le due passacaglie che aprono l’esibizione, infatti, rimandano etimologicamente allo spagnolo passacalle, letteralmente passa-strada, una musica originariamente suonata per la strada da musicisti girovaghi. All’epoca di Leopold Sylvius Weiss, liutista amico e contemporaneo di Bach, la passacaglia aveva ormai perduto la connotazione di musica da strada e assunto la forma di una serie di variazioni su un ostinato melodico: la Passagaille in re maggiore di Weiss propone una sequenza melodica e armonica ripetuta dodici volte al basso, su cui si snodano altrettante variazioni. Anche la Passacaglia op. 180 di Mario Castelnuovo Tedesco, composta oltre duecento anni dopo quella di Weiss, è costruita sullo stesso principio ma elabora in modo più libero e fantasioso il tema, in la minore, che viene presentato subito all’inizio e poi sottoposto a trasformazioni anche di carattere, fino a diventare soggetto di una fuga nella penultima variazione. L’ambientazione esterna ritorna in Ständchen (serenata) di Johann Kaspar Mertz che ripensa per la chitarra il famoso lied di Schubert in cui l’innamorato invita la sua bella ad uscire di casa e ad unirsi a lui nell’incanto notturno. Anche la religiosa Catedral di Agustín Barrios Mangoré, che chiude il concerto, ha il suo omaggio alla strada: dopo lo splendido preludio e il corale quasi organistico del secondo movimento, il terzo movimento rappresenta l’uscita dalla chiesa e il ritorno al mondo frenetico della vita quotidiana.
Il secondo concerto è affidato al pianista Paolo Ehrenheim, vincitore della borsa di studio della masterclass del M° Maurizio Baglini. Nella sua esibizione campeggia la Sonata op. 101 di Ludwig van Beethoven, prima di quelle cinque sonate che comunemente si fanno appartenere allo stile tardo del compositore, caratterizzato dal superamento delle forme tradizionali e dal recupero del contrappunto barocco. Che lo schema sonatistico sia completamente ripensato appare evidente fin dal primo movimento, che ha carattere più di preludio che di forma sonata, nel quale risulta difficile riconoscere nettamente il secondo tema, tanto è connaturato con il primo. Il movimento successivo, una marcia che funge da scherzo, pur non avendone il metro, presenta nel trio un vero e proprio canone tra le due mani. Anche il movimento lento, la parentesi lirica, che qui appare al terzo posto, si propone più come un’introduzione che come un movimento completo e conduce alla ripresa del primo tema dell’Allegretto iniziale, anticipazione di procedimenti ciclici cari ai romantici. Tutto il peso della composizione ricade quindi sull’ultimo movimento, sia per le dimensioni, sia per l’impianto strutturale, una forma sonata in piena regola che nello sviluppo inserisce una vera e propria fuga. A conclusione del concerto una pagina brahmsiana non molto eseguita, il Tema e variazioni op. 18/b. Si tratta di una trascrizione per pianoforte, fatta su richiesta di Clara Schumann e a lei dedicata come dono di compleanno, del secondo movimento del sestetto op. 18 per archi. Il tema in re minore, di sapore popolareggiante e vagamente somigliante alla celeberrima folia, viene sottoposto a cinque variazioni, le ultime due in maggiore, prima di essere ricapitolato e concluso con una coda che va spegnendosi dolcemente nel pianissimo.
CURRICULUM ANTONIO POMPILIO
Dopo aver conseguito il diploma di II livello presso il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli con il massimo dei voti e lode sotto la guida prima del M° Goran Listeš e poi del M° Marco Piperno, dal 2021 segue i corsi di perfezionamento tenuti dal M° Aniello Desiderio presso l’Accademia Stefano Strata di Pisa di cui risulta vincitore di borsa di studio per due anni consecutivi. Dal 2022 segue i corsi del Master Annuale di II livello “Alto Perfezionamento in Interpretazione Musicale” presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. Ha inoltre frequentato diverse masterclass tenute da chitarristi di fama internazionale, tra cui Lorenzo Micheli, Zoran Dukic, Stefano Grondona, Maroje Brcic, Anabel Montesinos, Paul Galbraith, Rovshan Mamedkuliev, Duo Assad. Oltre ad esibirsi regolarmente in diverse rassegne musicali sia come solista che in formazione (in particolare con il Printemps Trio, chitarra, clarinetto e flauto), ha ottenuto diversi premi in concorsi musicali nazionali ed internazionali tra cui: Primo Premio 9° Pleven Guitar Competition in Bulgaria; Primo Premio XI Amigdala International Music Competition; Primo Premio Città di Latiano International Music Competition; Secondo Premio 26th Guitar Competition Giulio Rospigliosi; Secondo Premio VII Concorso di Chitarra G.Marziali; Secondo premio 4° Concorso Internazionale di Chitarra Classica Giuseppe Caputo ; Secondo Premio EduGuitarProgram Guitar Competition; Secondo Premio IX SGF International Guitar Competition ; Premio Especial V Concurso Internacional de guitarra de Madrid.
BIOGRAFIA PAOLO EHRENHEIM
Paolo Ehrenheim è un giovane pianista di 22 anni, vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali, tra cui il primo premio al Premio Internazionale “Giuseppe Martucci 2021”, il primo premio al Premio Giangrandi-Eggmann 2021, il primo premio assoluto e il premio “Città di Sestri Levante 2019” al concorso pianistico “J. S. Bach”. Inizia e approfondisce lo studio del pianoforte guidato dal
M° Lisa Vergani e frequenta attualmente il biennio di pianoforte al Conservatorio di Milano nella classe del M° Luca Schieppati, dopo aver ottenuto il diploma accademico di primo livello con 110/110, lode e menzione d’onore. Inoltre, è allievo del M° Elisso Virsaladze all’accademia di Fiesole e frequenta il corso di perfezionamento del M° Maurizio Baglini all’Accademia Strata di Pisa, dove nel giugno 2023 è risultato vincitore di una Borsa di Studio come miglior allievo. Si è esibito come solista al teatro Sociale di Busto Arsizio, al teatro “La Campanella” di Bovisio Masciago, nella Sala Puccini del Conservatorio di Milano, a Spazio Teatro 89 e nel Salone d’Oro della Società del Giardino per Serate Musicali, presso l’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, al Museo teatrale alla Scala di Milano, in Casa Mahler durante il SobrioFestival, al Rettorato dell’Università RomaTre, presso l’Auditorium del Conservatorio di Novara per gli Amici della Musica “Vittorio Cocito”, nella Sala Sassu del Conservatorio di Sassari, a Villa Chiopris per il festival “Nei suoni dei luoghi”, presso il Museo Diocesano Arborense per l’Ente Concerti Oristano, a Palazzo Spadaro a Scicli. in numerose altre occasioni. Ha suonato in qualità di solista con l’orchestra Ferruccio Busoni di Empoli, Du. Ca. di Busto Arsizio e Alchimia di Varese. Svolge anche una intensa attività cameristica, che lo porta a esibirsi al Teatro Comunale di Monfalcone, nella sala Goldonetta del Teatro Goldoni di Livorno per il Livorno Music Festival, alla Sala degli Affreschi della Società Umanitaria di Milano, all’Auditorium Tirinnanzi di Legnano.