Chiara Morandi, quartetto “Dulce in corde” e Daniele Gasparotto

Domenica in Musica

24 marzo 2024
Auditorium di Palazzo Blu
A cura di Fondazione Area

Chiara Morandi violino solista e direzione

Quartetto Dulce in Corde
Corinna Curtaz, Marina del Fava violini
Elisa Barsella viola
Rachele Nucci violoncello
e Daniele Gasparotto contrabbasso

Musiche di Ciaikovskij, Kreisler, Bartók, Bloch, Rota, Morricone

Introduce Matteo Giuggioli


Chiara Morandi è violinista, violista e direttore d’orchestra. Ha studiato violino al Cherubini di Firenze e successivamente con Nicolas Chumachenco alla Musikhochschule di Freiburg, diplomandosi sempre con il massimo dei voti. Si è diplomata in viola con la Menzione d’Onore presso l’Istituto Mascagni di Livorno. Si è perfezionata in violino con Yulia Berinskaya e con Salvatore Accardo presso l’Accademia W. Stauffer di Cremona e l’Accademia Chigiana di Siena e in musica da camera con Bruno Canino, Alexander Lonquich, Rocco Filippini, il Trio di Trieste, il Trio di Parma ed il Trio Altenberg. Per la viola ha studiato con Antonello Farulli e Michael Kugel. Per la direzione ha seguito i corsi di Gilberto Serembe, Neeme Järvi, Donato Renzetti. Ha partecipato a Concorsi Nazionali ed Internazionali per violino solista conseguendo 15 Primi Premi, vincendo inoltre numerosi concorsi e audizioni per orchestra. È stata la prima violinista ad eseguire l’integrale delle Sonate e Partite di J. S. Bach, sia in concerto che nell’ambito di attività sociali. Alla carriera di strumentista ha sempre affiancato quella di docente, insegnando nei Conservatori di La Spezia, Cuneo, Livorno e, attualmente, è docente di ruolo presso il Conservatorio Statale “N. Paganini” di Genova. Ha diretto numerosi programmi dal repertorio sinfonico a quello per orchestra d’archi. È presidente e direttore artistico e musicale dell’Associazione Culturale Musicale EstrOrchestra.


Il Quartetto “Dulce in corde” è nato nel 2018 dal piacere di fare musica insieme e dall’amore per questa formazione da camera. Il nome latino, il cui significato letterale è “dolcezza nel cuore”, gioca sull’equivoco dato dalla parola “corde” che appunto significa “cuore”, ma ricorda le corde degli strumenti. Dolcezza, quindi, del cuore che si riflette nella dolcezza del suono. L’ensemble è formato dalle violiniste Corinne Curtaz (dal 2023) e Marina del Fava, dalla violista Elisa Barsella e dalla violoncellista Rachele Nucci. Ha iniziato la sua formazione con il M° Gabriele Bellu a Lucca e con il M° Jorg Winkler nei corsi di musica da camera del “Centro Studi Musica e Arte” di Firenze. Ha partecipato al “Festival IMOC 2020” a Chianciano Terme, seguendo le Masterclass dei M° Patrizio Serino e Jorg Winkler. Si è inoltre perfezionato con musicisti del calibro di Eckart Runge (Artemis Quartet), Sergei Bresler e Kyril Zlotnikov (Jerusalem Quartet), Giulio Rovighi e Francesco Dillon (Quartetto Prometeo) e Sarah McElravy. Dal 2019 al 2022 ha frequentato il Corso di Alto Perfezionamento per Quartetto d’archi tenuto dal Quartetto di Cremona presso lo “Stauffer center for Strings” a Cremona. Nel 2020 è stato selezionato per aderire alla rete de Le Dimore del Quartetto. Il Quartetto “Dulce in corde” si esibisce regolarmente in Toscana in rassegne quali “Lucca Classica Music Festival”, “Il Settecento musicale a Lucca” e “Il Canto degli Alberi”, collaborando con l’Associazione Musicale Lucchese Onlus e la Sagra Musicale Lucchese. Ha collaborato con il Centro Studi Musicali F.Busoni di Empoli, con il Centro Studi L.Boccherini di Lucca, con il Festival Opera Barga e con diverse realtà del territorio lucchese. Collabora con la Fondazione Gioventù Musicale d’Italia per la quale si è esibito nelle sedi di Sesto Calende, San Benedetto del Tronto, Todi e Camerino. Ha partecipato al quarto appuntamento di “Che Musica Ragazzi!”, organizzato dalla Fondazione Musica Insieme di Bologna presso il Teatro Ponchielli di Cremona. Nel giugno 2021 ha eseguito in prima esecuzione assoluta la composizione “Di Candele e di Lumi” scritta da Daria Scia in occasione del progetto “Cristina Trivulzio di Belgiojoso – 150 anni”, ideato da Le Dimore del Quartetto. Ha partecipato in qualità di Ensemble in residence al “Ticino Musica Festival 2021” in Svizzera, esibendosi all’interno del Festival e prendendo parte al progetto “Opera Studio”. Nel Settembre 2021 è stato invitato a Budapest per esibirsi nell’ambito del “Festival Quartettissimo”. Nell’estate 2022 ha partecipato al Festival “Musica con Vista” organizzato da Le Dimore del Quartetto, l’Associazione Musicale Lucchese, il Comitato Amur e l’Associazione Dimore Storiche Italiane. Attualmente frequenta il corso di specializzazione per quartetto d’archi con il “Quartetto Casals” e Heime Müller presso la Scuola di Musica di Fiesole.


Daniele Gasparotto, contrabbassista vicentino nato nel 1994, inizia i suoi studi privatamente all’età di 10 anni con il Maestro Ennio Dalla Rica. Dopo tre anni, decide di intraprendere gli studi presso il Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza sotto la guida del Maestro Jardanyi e, in seguito, presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia nella classe del Maestro Serafini, con il quale si diploma con il massimo dei voti nel 2015.
Nello stesso anno Daniele è primo idoneo all’audizione del “Teatro Olimpico di Vicenza” nel quale suonerà in due stagioni sia come primo Contrabbasso sia come contrabbasso di fila. Nel 20216 risulta idoneo all’audizione per contrabbasso di fila presso l’Orchestra del “Teatro del Maggio fiorentino”, con il quale collabora come aggiunto per tre stagioni.
A gennaio 2019, Daniele è vincitore di concorso per Contrabbasso di fila presso l’orchiestra del “Teatro del Maggio Musicale Fiorentino”. Daniele ha frequentato Masterclass con i Maestri Dorin Marc, Odon Racz e Leon Spierer.
Daniele Gasparotto sin da piccolo ha affiancato i suoi studi di contrabbasso a quelli della tuba, frequentando i corsi preaccademici presso il conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza sotto la guida del Maestro Felice dall’Era e del Maestro Antonio Belluco.
Con la tuba Daniele si è esibito con diverse formazioni sia cameristiche sia orchestrali.


Matteo Giuggioli è ricercatore in musicologia nel Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre. Si occupa di musica strumentale europea tra Settecento e primo Ottocento, di Rossini, di Puccini, di musica per film, con studi dedicati soprattutto al rapporto tra opera e cinema. Tra le sue pubblicazioni ci sono l’edizione critica delle Sei sonate a quattro di Rossini (Fondazione Rossini 2014), dell’opera Henrico Leone di Agostino Steffani (come co-editore, Bärenreiter 2021), del terzo volume dell’Epistolario di Giacomo Puccini (come co-editore, Olschki 2022). È direttore di «Boccherini Online», rivista musicologica del Centro studi “Luigi Boccherini” di Lucca e condirettore del «Bollettino del Centro rossiniano di studi», rivista musicologica della Fondazione Rossini di Pesaro.