Chiesa, razzismo, antisemitismo

29 novembre, ore 17.30
Daniele Menozzi, Scuola Normale Superiore


Nelle solenni cerimonie di purificazione della memoria, organizzate per il giubileo dell’anno 2000, i responsabili del governo della chiesa cattolica hanno affrontato un problema rimasto inespresso nel pur intenso rinnovamento del rapporto verso gli ebrei che era iniziato al Concilio Vaticano II. Posero infatti la questione se l’”insegnamento del disprezzo”, in cui si era tradotta la millenaria inimicizia cristiana verso gli ebrei, aveva giocato un ruolo nella tragedia della Shoah. La risposta fece perno sulla distinzione tra antigiudaismo e antisemitismo. Il primo atteggiamento, fondato su dottrine teologiche, aveva caratterizzato la tradizione cristiana, impregnando liturgia, catechesi, magistero. L’antisemitismo invece, fondato sulle teorie razziste dell’età contemporanea, aveva potuto trovare spazio nella pratica di qualche credente, ma era rimasto sostanzialmente estraneo agli indirizzi dell’autorità ecclesiastica. Negli ultimi due decenni la ricerca storica ha approfondito l’effettiva presenza di queste due concezioni nel farsi della società contemporanea. Oggi, accantonando l’approccio polemico che ha a lungo inciso nel dibattito sui “silenzi di Pio XII”, si può restituire una ricostruzione serena ed oggettiva dello svolgimento dell’antisemitismo cattolico, senza timore di ostacolare il difficile percorso che vede la figura dell’ebreo passare da “nemico” a “fratello”.

Scheda biografica:
Daniele Menozzi (Reggio Emilia, 1947) ha insegnato presso le Università di Bologna, Lecce, Trieste, Firenze, l’École pratique des Hautes Études, l’École Normale Supérieure di Parigi e la Scuola Normale Superiore di Pisa. Dirige la «Rivista di storia del cristianesimo», è membro del Comitato scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione Murri. Ha studiato le relazioni tra cristianesimo e società dalla Rivoluzione francese ai nostri giorni, pubblicando numerosi saggi in Italia e all’estero. Tra le sue monografie Chiesa, pace e guerra nel Novecento. Verso la delegittimazione religiosa dei conflitti (2008); Chiesa e diritti umani. Legge naturale e modernità politica dalla Rivoluzione francese ai giorni nostri (2012); “Giudaica perfidia”. Uno stereotipo antisemita tra liturgia e storia (2014); I papi e il moderno. Una lettura del cattolicesimo contemporaneo (2016)