Confini nazionali nell’Europa contemporanea

CONFINI / FRONTIERE
Ciclo di incontri a cura di Arnaldo Testi
Giovedì 13 febbraio 2020, ore 17:30

Rolf Petri (Università Ca ‘Foscari di Venezia)

Confini nazionali nell’Europa contemporanea

Un tempo, la conquista militare e la capacità di esercitare il potere erano ritenuti principi validi di suddivisione territoriale da una tradizione nobile di origine guerriera. Nell’epoca delle sovranità popolari, altre giustificazioni sono state addotte sia per legittimare la nazionalizzazione di preesistenti confini dinastici, sia per cancellare, tracciare o spostare con la conquista i confini esistenti. Cercheremo di capire quali siano le formule di legittimazione dei confini adottate in epoca contemporanea e perché in esse l’idea di “popolo” e di “nazione”, così come quella di “natura” nonché l’idea stessa di “Europa” abbiano avuto un ruolo così centrale. La nazione, in particolare, è stata concepita come un punto d’arrivo del processo storico, e quindi la sua conformazione territoriale dipinta come perenne. Invece, osserviamo la perniciosa labilità politica, talora militare, più spesso sottilmente culturale, che continua ad assillare i confini dopo l’avvento dello Stato-nazione. Sembra impossibile tracciare i confini nazionali senza piantare contestualmente il seme del dubbio sulla loro legittimità.


ROLF PETRI è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università Ca ‘Foscari di Venezia. Ha studiato a Marburg e all’Istituto universitario europeo di Fiesole. Ha lavorato presso il Deutsche Historische Institut di Roma e le Università di Bielefeld e Halle-Wittenberg; è stato visiting fellow delle Università di Lipsia e Södertörn di Stoccolma. Tra le sue opere: Storia di Bolzano (Poligrafo 1989), La frontiera industriale (FrancoAngeli 1990), Von der Autarkie zum Wirtschaftswunder (Niemeyer 2001), Storia economica dell’Italia (Mulino 2002), Porti di frontiera (con altri autori, Viella 2008) e A Short History of Western Ideology (Bloomsbury 2018).