Domenica in Musica: Federica Reale e Giulia Toniolo

Domenica in Musica
Giovani talenti
In collaborazione con l’Accademia di Musica Stefano Strata

Introduce: Milli Russo


Terminata nel 1801 e pubblicata l’anno successivo dall’editore Cappi, la Sonata op. 26 di Ludwig van Beethoven mostra i tratti di una geniale sperimentazione.  L’impianto in quattro movimenti viene completamente ripensato, con lo spostamento del centro di gravità dal primo al terzo movimento–la celeberrima Marcia funebre che tradizionalmente dà il titolo a tutta la sonata—mentre il primo movimento si costruisce intorno ad un tema con cinque variazioni, in luogo della consueta forma-sonata. Ma la rivoluzione è ancora più forte sul piano emotivo: la leggiadria che prevale negli altri movimenti contrasta con la gravità della Marcia funebre sulla morte d’un eroe, solenne nel suo procedere ad accordi pieni e ritmi puntati, teatralmente tragica anche per la scelta del registro grave e della tonalità di la bemolle minore. Idealmente legata a Beethoven, e alle sue due sonate quasi fantasie dell’op. 27, è la Fantasia in Fa diesis minore di Felix Mendelssohn Bartholdy. L’opera, concepita durante il viaggio in Scozia che produrrà capolavori quali la Sinfonia scozzese e l’ouverture Le Ebridi, si articola in tre movimenti senza soluzione di continuità, secondo tempi che vanno via via accelerando, dall’Andante iniziale all’Allegro del secondo movimento fino al Presto conclusivo. Non mancano echi della musica popolare scozzese, come il richiamo all’arpa celtica nel movimento iniziale e l’uso di caratteristiche note di bordone.

Il secondo concerto si apre con il Preludio e fuga in fa diesis minore tratto dal primo libro del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach, la famosa collezione di preludi e fughe in tutte e ventiquattro le tonalità maggiori e minori che costituisce uno dei capisaldi della letteratura barocca per tastiera. In contrasto con il carattere serio ed erudito del dittico bachiano, la Sonata in do maggiore Hob. XVI:50 di Joseph Haydn, composta a Londra nella piena maturità, spicca per la sua freschezza e leggerezza, ma a ben guardare si rivela un autentico gioiello dal punto di vista formale, soprattutto nel primo Allegro in forma-sonata monotematica. Dedicata all’eccellente pianista inglese Therese Jansen Bartolozzi, la sonata lascia all’interprete anche la possibilità di mettere in luce le proprie capacità espressive nell’Adagio centrale, dove si avvicendano, in delicato equilibrio, momenti di sereno lirismo e malinconica dolcezza. La Barcarolle op. 60 di Fryderyk Chopin, che chiude il concerto, più che ispirarsi ai canti dei gondolieri veneziani si rifà al genere della barcarola, affermatosi ai primi dell’Ottocento sia nel mondo operistico— basterà ricordare gli esempi di Rossini e di Auber—sia in quello pianistico, come dimostrano alcune Romanze senza parole di Mendelssohn. Composta tra il 1845 e il 1846, la barcarola di Chopin mostra i tratti di uno stile maturo e a tratti visionario, con soluzioni armoniche quasi impressionistiche e una cantabilità ampia e flessuosa, reminiscente dei suoi notturni.


Programma:

Federica Reale, pianoforte

L. v. Beethoven (1770-1827)
– Sonata n. 12, op. 26

F. Mendelssohn-Bartholdy
– Fantasia, op. 28

Giulia Toniolo, pianoforte

J. S. Bach (1685-1750)
– Preludio e fuga n. 14 in fa diesis minore BWV 859
dal I libro del Clavicembalo ben temperato

F. J. Haydn (1732-1809)
– Sonata in do maggiore, Hob. XVI:50

  • Allegro
  • Adagio
  • Allegro molto

F. Chopin (1810-1849)
– Barcarola in fa diesis maggiore Op. 60


Nata a Catania nel 2001, Federica Reale ha intrapreso lo studio del pianoforte all’età di otto anni, sotto la guida della Prof.ssa Graziella Concas. Nel 2021 ha conseguito, presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vincenzo Bellini” di Catania, la Laurea di Biennio Accademico di Secondo Livello in Pianoforte con il massimo dei voti e la lode. Ha partecipato a vari corsi di perfezionamento pianistico tenuti dai Maestri Leonid Margarius, Sunghoon Simon Hwang, Alexey Lebedev, Joaquín Achúcarro, Dennis Lee, Chee-Hung Tho, Giuseppe Andaloro, Ivo Kaltchev, Boris Berezovsky, Sander Sittig, Piero Rattalino e Riccardo Risaliti. Si è già qualificata ai primi posti in importanti concorsi nazionali e internazionali; tra questi ricordiamo i primi premi assoluti all’Amigdala International Music Competition, al Concorso Internazionale “Gianluca Campochiaro”, al Concorso Musicale Internazionale “Giuseppe Ierna”, al Concorso Europeo di Esecuzione Musicale “Città di Siracusa”, al Concorso Pianistico Nazionale “Antonio Trombone”, al Concorso Musicale Nazionale “Salvatore Gioia” e al Concorso Nazionale “Contea di Wagner”; i primi premi al Concorso Pianistico Nazionale “Giulio Rospigliosi”, al Concorso Internazionale “Eliodoro Sollima” e alla “Pietro Argento” International Music Competition, dove ha inoltre ricevuto il premio speciale come pianista italiana meglio classificata. È stata anche finalista alla Livorno Piano Competition 2018 e, nel 2019, all’8° Concorso Pianistico Internazionale “Luciano Luciani” di Cosenza. A partire dal 2014 ha intrapreso anche un’intensa attività concertistica, esibendosi, sia come solista che come camerista, per diverse associazioni musicali italiane. Tra queste ricordiamo l’Associazione Mozart Italia, la Camerata Polifonica Siciliana, la Società Catanese Amici della Musica, l’Associazione Concerti “Città di Noto”, l’Associazione “Naxos in musica” e il Circolo Canottieri Barion di Bari Triggiano Marina. Ha tenuto anche diversi concerti per pianoforte e orchestra: nel 2015, accompagnata dall’Orchestra Syrano, ha infatti aperto il concerto della celebre pianista Anna Kravtchenko; nel 2018 e nel 2019, inoltre, si è esibita con l’Orchestra del Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria.
Nel 2022 ha frequentato la Masterclass del M° Daniel Rivera presso l’Accademia di Musica Stefano Strata di Pisa, risultando vincitrice della Borsa di Studio quale miglior allieva.


Nata nel 1996, Giulia Toniolo si è diplomata in pianoforte col massimo dei voti da privatista a 16 anni presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria. Ha vinto oltre 50 primi premi nei principali concorsi a categorie in Italia. Negli ultimi anni si è esibita in numerosi recital solistici nell’ambito di importanti festival e in prestigiose sedi tra cui il Festival del Monferrato, il Festival delle Nazioni a Roma, il Teatro Comunale di Pistoia, Palazzo Cavagnis e Palazzo Albrizzi a Venezia. Svolge con continuità attività cameristica e ha suonato più volte in veste di solista con l’orchestra, tra le quali con l’orchestra JOL di León (Spagna). È stata allieva effettiva in masterclass tenute dai pianisti R. Risaliti, G. Nuti, E. Pace, A. Delle Vigne, B. Lupo, M. Chernyavska, 
A. Taverna. Attualmente frequenta il Royal College of Music, a Londra (Professoressa Norma Fisher). Nel 2021 si è risultata vincitrice della Borsa di studio nella masterclass del M° Andrea Lucchesini presso l’Accademia di Musica Stefano Strata di Pisa.  Nel 2022 si è aggiudicata il primo premio al XXXIII Concorso Internazionale di Esecuzione Strumentale “Premio Rovere d’Oro 2022” di San Bartolomeo al Mare.