Domenica in Musica
30 marzo 2025
Auditorium di Palazzo Blu
A cura di Accademia Strata
Riprendono i concerti dell’Accademia Strata a Palazzo Blu con un nuovo appuntamento che vede protagonisti due giovani pianisti. La prima parte del concerto si apre con la Sonata K 454 di Domenico Scarlatti, vero esercizio virtuosistico per entrambe le mani pervaso di ritmi tipicamente spagnoli. La successiva Sonata Hob XVI:32 di Joseph Haydn, insolita per la scelta della tonalità di Si minore, si rivela vicina alla sensibilità Sturm un Drang degli anni ’70 del Settecento. Articolata nei canonici tre movimenti, con il primo in forma sonata e l’ultimo in forma di rondò, la sonata fa a meno del movimento lento, proponendo al suo posto un minuetto grazioso in Si maggiore; al suo interno, però, con il passaggio alla tonalità minore e l’andamento decisamente più agitato del Trio, riaffiora il clima di tempesta e impeto del primo movimento. La prima esibizione si chiude con le Variazioni su “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni di Mozart di Fryderyk Chopin, un’opera che gli valse la famosa esclamazione di Schumann “Giù il cappello, signori, un genio!”. Preparato da una libera fantasia (Largo), il tema del celebre duetto mozartiano viene dapprima esposto in modo semplice e sobrio, e poi sottoposto a cinque variazioni più un finale dove il tema si trasforma in una virtuosistica polacca.
Nella seconda parte ritorna Chopin, accostato al compositore novecentesco György Ligeti per un concerto tutto incentrato sul genere dello studio. Si inizia con gli studi n.1 e n. 5 dell’op. 25 di Chopin, il primo interamente basato sull’arpeggio, il secondo imperniato su un dissonante intervallo di seconda minore, cosa che gli ha valso l’appellativo di “Nota sbagliata”. Si inserisce a questo punto lo studio n. 2, Cordes à vide, dal primo libro di Études Pour Piano di Ligeti, uno pezzo costruito prevalentemente su arpeggi di quinte che evocano il suono delle corde a vuote di uno strumento ad arco. Ancora due studi chopiniani dell’op. 25, il n. 3, dall’ andamento galoppante, e il n. 10, tutto basato sulla tecnica delle ottave, a cui fa seguito lo studio n. 5 di Ligeti, Arc en ciel, dal profilo melodico ad arco (come un arcobaleno, appunto) e dal ritmo liberamente fluttuante, reminiscente dello stile jazz. L’ultimo trittico comprende ancora due studi di Chopin dall’op. 25—il n. 11, vero e proprio tour de force per la mano destra, e il n. 7, sul tocco e sul fraseggio—più lo studio n. 6 di Ligeti, Automne à Varsovie, dove si fa strada una nuova concezione del tempo musicale.
Gianluca Piretti, pianoforte
D. Scarlatti (1685-1757) – Sonata in Sol maggiore, K. 454 F
J Haydn (1732-109) – Sonata in Si minore, No. 47 Hob. XVI: 32
F. Chopin (1810-1849) – Variazioni su “La ci darem la mano”, Op 2
Simone Librale, pianoforte
F. Chopin (1810-1849) – Studio op. 25 n. 1
F. Chopin (1810-1849) – Studio op. 25 n. 5
G. Ligeti (1923-2006) – Da Études Pour Piano, premier livre, “Cordes à vide”
F. Chopin (1810-1849) – Studio op. 25 n. 3
F. Chopin (1810-1849) – Studio op. 25 n. 10
G. Ligeti (1923-2006) – Da Études Pour Piano, premier livre, “Arc-en-ciel”
F. Chopin (1810-1849) – Studio op. 25 n. 11
F. Chopin (1810-1849) – Studio op. 25 n. 7
G. Ligeti (1923-2006) – Da Études Pour Piano, premier livre, “Automne à Varsovie”
Gianluca Piretti comincia lo studio del pianoforte nel 2021, accedendo con il massimo dei voti al triennio accademico di primo livello nel 2022 presso il conservatorio Giacomo Puccini di La Spezia, sotto la guida della Prof.ssa Francesca Costa. Si è esibito in più luoghi, tra cui Teatro Verdi di Pisa, Teatro Persio Flacco di Volterra e Palazzo delle Prigioni di Venezia, ed in veste di solista con l’Orchestra del conservatorio Puccini di La Spezia di con il Concerto KV 453 di Mozart, sotto la direzione del M° Giovanni Di Stefano. Debutterà ad ottobre 2025 presso la prestigiosa Florida Atlantic University (USA) con il Concerto KV 453 di Mozart. Tra le Masterclass frequentate, spiccano i nomi dei M° Romanovsky, Rovini, Costa, Baglini, Wessel e Artigas. Attualmente frequenta il corso di perfezionamento presso l’Accademia di musica Stefano Strata di Pisa, sotto la guida del M° Maurizio Baglini.
Simone Librale ha studiato a Livorno presso il conservatorio “P. Mascagni”, dove ha concluso il biennio specialistico con la votazione di 110 lode e menzione d’onore sotto la guida del M. Baglini. La sua passione per il repertorio contemporaneo lo ha spinto a frequentare il biennio post-laurea in pianoforte contemporaneo presso l’Accademia di musica di Pinerolo nella classe dei MM. E. Arciuli, R. van Raat. Nel 2022 è stato tra i protagonisti del convegno “Figure oltre il presente” dedicato a Luigi Dallapiccola tenendo un recital presso il Teatro G. Verdi di Pordenone durante il quale esegue la quinta sonata di Salvatore Sciarrino, la cui interpretazione è considerata dal compositore la migliore da lui ascoltata. Nel 2024 ha tenuto un recital in diretta su Rai Radio3 per “I Concerti al Quirinale” presso la Cappella Paolina suonando la sonata n.2 “Concord Mass., 1840-60” di Charles Ives ottenendo grandi consensi dal pubblico e dalla radio.