Compagnia FuoriOpera
presenta
LA SERVA PADRONA
libretto di Gennarantonio Federico
musica di Giovanni Battista Pergolesi
PERSONAGGI E INTERPRETI
Uberto, Giorgio Valerio
Serpina, Giovanna Aquilino
Vespone, Fabio Midolo
pianoforte, Carlo Pernigotti
direzione musicale, Andrea Gottfried
allestimento, Fabio Midolo
scenografia, Nicola Console
costumi, Sartoria Teatrale Bianchi
Sinossi
Un ricco e attempato signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie; Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se è molto interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in realtà è l’altro servo di Uberto (Vespone il muto) travestito da soldato. Serpina chiede a Uberto una dote di 4000 scudi; Uberto, pur di non pagare, sposerà Serpina, la quale da serva diventa finalmente padrona.
La Messa in Spazio
Tutta la vicenda, che segna storicamente l’emancipazione dell’opera buffa quale genere a se stante, è immersa in una affascinante galleria di acquarelli settecenteschi che ritraggono un paesaggio bucolico e calmo che si contrappone ai dinamici e divertenti aneddoti dei protagonisti che segnano non solo la vittoria della Serva che diverrà Padrona, ma reclamano la crescente affermazione della classe borghese, nel secolo dei lumi, a discapito di una ormai stanca e vetusta classe aristocratica.