La Storia del Blues del Delta

Francesco Martinelli con Elisabetta Maulo e Roberto Luti


Un racconto del complesso e contraddittorio percorso della musica blues attraverso le storie dei famosi bluesman del Delta. Saranno con Francesco Martinelli il chitarrista Roberto Luti e la cantante Elisabetta Maulo. I due artisti si incamminano verso le origini del blues riscoprendo i profumi e i suoni che portano verso New Orleans cullati dalle rive del Mississippi. Il loro repertorio va dalla meravigliosa Bessie Smith al grande e particolare Skip James, incontrando anche lo spiritual di Blind Willie Johnson.


Elisabetta Maulo è una cantante con un vasto background blues. Ha fondato, nel 2009, il gruppo di blues acustico “Betta Blues Society”, formazione di grande successo di pubblico e di critica che ha partecipando a diversi festival nazionali e internazionali . Con i Betta Blues Society incide tre dischi , l’ultimo” Let them out ” uscito il 5 dicembre per l’etichetta de “Il popolo del blues “. Nel maggio del 2015 esce un suo altro disco Early sotto l’etichetta “Improvvisatore Involontario “ con il progetto More Sundays ,quartetto capitanato dal pianista Piergiorgio Pirro. Suona in duo con il chitarrista Roberto Luti (Playing for change).


Roberto Luti nasce a Livorno nel 1977, sin da ragazzo si appassiona alla chitarra e al blues e rock americano, apprendendo i primi rudimenti dal padre, negli anni poi approfondisce lo strumento e gli stili, imparando dall’ ascolto di svariati musicisti sia su disco che dal vivo. In particolare per lo spettacolo in questione, tra le fonti di ispirazione, si può nominare Ry Cooder, Anders Osborne, Chris Whitley, John Mayer, Jimi Hendrix, Niki La Rosa.
Roberto ha all’attivo numerose collaborazioni e lavori discografici che lo vedono ospite o parte integrante. Attualmente si esibisce e registra con Niki La Rosa, TRES, Alex Sarti, Playing For Change, Dimitri Grechi Espinoza, Elisabetta Maulo, Luke Winslow King ed altri.


Francesco Martinelli è una vera istituzione internazionale nell’ambito della storia del jazz. Francesco Martinelli è infatti impegnato fino dagli anni Settanta nella diffusione della cultura jazzistica in Italia come organizzatore di concerti, giornalista, saggista e traduttore, insegnante e conferenziere. Ha collaborato negli anni Settanta alla organizzazione delle memorabili Rassegne Internazionali del Jazz di Pisa, e in seguito ha promosso nella sua città concerti e rassegne tra cui La Nuova Onda, l’Instabile’s Festival, An Insolent Noise. Ha tradotto una dozzina di libri dall’inglese all’italiano, collaborando con Arcana, Il Saggiatore, EDT e con la pisana ETS per la collana Sonografie la cui più recente uscita è un volume su Steve Lacy. Insegna Storia della Popular Music al Conservatorio Bomporti di Trento e Storia del Jazz presso l’Istituto Musicale Mascagni di Livorno e la Siena Jazz University; a Siena Jazz dirige anche il Centro Studi sul Jazz “Arrigo Polillo”, la più ampia raccolta di libri, riviste e registrazioni di jazz in Italia, e dirige la collana di testi jazzistici in traduzione creata in collaborazione da EDT e Siena Jazz. In Settembre a conclusione di un vasto progetto internazionale promosso dall’European Jazz Network è stato pubblicato dalla inglese Equinox il volume “The History of European Jazz – The music, musicians and audience in context”, curato da Martinelli.
Nel periodo pandemico ha pubblicato su richiesta di Jazzahead!, la fiera internazionale del jazz di Brema, un articolo commissionato appositamente sulla storia del jazz e le emergenze sociali e sanitarie, mentre per lo Europe Jazz Network ha realizzato una ricerca storica sul ruolo della scena jazzistica come incubatrice di idee, tecniche e talenti per la popular music, di prossima presentazione.