Lo Swing in Italia

Francesco Martinelli con Nico Gori Swing 4tet


Dal Trio Lescano a Fred Buscaglione, passando per Natalino Otto, Ernesto Bonino, Gorni Kramer; Martinelli ci accompagna nella storia dello swing nel belpaese. Ospite musicale Nico Gori accompagnato dal suo quartetto formato da Matteo Anelli al contrabbasso, Roberto Beneventi alla fisarmonica e Mattia Donati voce e chitarra.


Nico Gori Diplomatosi giovanissimo in clarinetto è attivo sulla scena musicale nazionale e internazionale da quasi trent’anni ed è stato nominato dalla rivista Jazzit miglior clarinettista italiano per il 2017, 2018 e 2019. Nel 2000 ha vinto il premio Massimo Urbani come miglior solista. Ha al proprio attivo molteplici registrazioni discografiche di cui dieci da leader. Si è esibito varie volte, con formazioni diverse a Umbria Jazz ed in numerosi festival internazionali in Australia, Stati Uniti, Brasile, Cuba, Giappone oltre che in tutta Europa. Vanta collaborazioni con artisti di grande rilievo quali Tom Harrell, Fred Hersch, Lee Konitz, Enrico Rava, Renato Sellani, Caetano Veloso, Dave Douglas, solo per citarne alcuni. Ha fatto parte per tre anni, in qualità di I alto sax e clarinetto solista, della Vienna Art Orchestra, considerata una delle migliori big band a livello europeo. Da oltre vent’anni collabora stabilmente con Stefano Bollani suonando in molte delle sue formazioni ed incidendo svariati dischi. Nel 2014 ha fondato, in collaborazione con Francesco Mariotti e Pisa Jazz, il Nico Gori Swing 10tet, con cui ha realizzato tre dischi per la Saifam Records e ha tenuto numerosi concerti, ospitando artisti del calibro di Renzo Arbore, Fabrizio Bosso, Rossana Casale e Drusilla Foer.


Francesco Martinelli è una vera istituzione internazionale nell’ambito della storia del jazz. Francesco Martinelli è infatti impegnato fino dagli anni Settanta nella diffusione della cultura jazzistica in Italia come organizzatore di concerti, giornalista, saggista e traduttore, insegnante e conferenziere. Ha collaborato negli anni Settanta alla organizzazione delle memorabili Rassegne Internazionali del Jazz di Pisa, e in seguito ha promosso nella sua città concerti e rassegne tra cui La Nuova Onda, l’Instabile’s Festival, An Insolent Noise. Ha tradotto una dozzina di libri dall’inglese all’italiano, collaborando con Arcana, Il Saggiatore, EDT e con la pisana ETS per la collana Sonografie la cui più recente uscita è un volume su Steve Lacy. Insegna Storia della Popular Music al Conservatorio Bomporti di Trento e Storia del Jazz presso l’Istituto Musicale Mascagni di Livorno e la Siena Jazz University; a Siena Jazz dirige anche il Centro Studi sul Jazz “Arrigo Polillo”, la più ampia raccolta di libri, riviste e registrazioni di jazz in Italia, e dirige la collana di testi jazzistici in traduzione creata in collaborazione da EDT e Siena Jazz. In Settembre a conclusione di un vasto progetto internazionale promosso dall’European Jazz Network è stato pubblicato dalla inglese Equinox il volume “The History of European Jazz – The music, musicians and audience in context”, curato da Martinelli.
Nel periodo pandemico ha pubblicato su richiesta di Jazzahead!, la fiera internazionale del jazz di Brema, un articolo commissionato appositamente sulla storia del jazz e le emergenze sociali e sanitarie, mentre per lo Europe Jazz Network ha realizzato una ricerca storica sul ruolo della scena jazzistica come incubatrice di idee, tecniche e talenti per la popular music, di prossima presentazione.