Compagnia FuoriOpera
presenta
MACBETH
libretto di Francesco Maria Piave
musica di Giuseppe Verdi
PERSONAGGI E INTERPRETI
Macbeth, Daniele Girometti
Banco, Ernesto Morillo
Lady Macbeth, Serena Pulpito
Attore, Fabio Midolo
pianoforte e direzione musicale, Andrea Gottfried
allestimento, Fabio Midolo
scenografia e costumi, Chiara Spanò
Lo spettacolo
Sol la bestemmia, la nenia tua sarà. È con queste parole che il morente Macbeth, Signore di Cawdor e in seguito Signore di Scozia morente, si congeda dal mondo, ma soprattutto da se stesso. Il morire nell’infamia è l’estrema conseguenza che la manifestazione del suo comportamento ha causato.
La messa in spazio dell’opera, impresa apparentemente ardua per il nostro linguaggio, è il testo di Shakespeare nel quale si agisce la sconfitta dell’uomo (Macbeth) a causa del suo comportamento. Tale prospettiva è il fulcro della nostra messa in spazio.
Attorno al personaggio principale ruotano i suoi “sentimenti” (questi ultimi presi in prestito dall’estetica romantica di cui il nostro linguaggio ne è il veicolo principale: il melodramma): un attore incarna le Streghe profetiche che nel testo originario non hanno alcun connotato metafisico, ma si pongono come proiezioni fisiche delle forze malefiche insite nell’uomo; Lady Macbeth, il lato oscuro di un amore che porta alla corruzione morale e al disgregamento fisico; Banco, la possibile vittoria dell’uomo sul male.
L’interazione di questi personaggi è quasi monolitica, si muovono in spazi ben precisi in un tempo non preciso per rimarcare la potenza di come due grandi autori (Shakespeare e Verdi) così lontani nel tempo e con due visioni del mondo completamente differenti, riescano a dar vita alla rappresentazione/espressione dell’animo umano e delle sue fragilità, ma sempre protesi verso il riscatto: Vittoria!… ove s’è fitto l’usurpator?