Domenica 8 febbraio 2026
Auditorium di Palazzo Blu
A cura di Fondazione Area
Marina Comparato mezzosoprano
Gianni Fabbrini pianoforte
Programma
In riva all’Arno – Luigi Gordigiani, lo Schubert italiano
Luigi Gordigiani, Franz Schubert: liriche e Lieder per voce e pianoforte
Luigi Gordigiani
Il Fior della speranza
Ohimè
Il lago e il fanciullo
Franz Schubert
Der Tod und das Mädchen (La morte e la fanciulla)
Gretchen am Spinnrade (Margherita all’arcolaio)
Luigi Gordigiani
Il sogno di Cenerentola
Desiderio – Pesciolino
Franz Schubert
Die Forelle (Il pesciolino)
Luigi Gordigiani
Piangerai
Franz Schubert
Des Mädchens Klage (Il pianto della Giovinetta)
Luigi Gordigiani
L’araba
Franz Schubert
Erlkönig (Il re della foresta)
Luigi Gordigiani
Delusa
Franz Schubert
Gute Nacht (Deggio fuggirti)
Luigi Gordigiani
Ah non lasciarmi
La tempesta
Rococò
Introduce Gianni Fabbrini
Luigi Gordigiani (Modena 21 giugno 1806 – Firenze 1° maggio 1860)
È sempre interessante sbirciare la storia da quella quotidianità che ci sembra così lontana dai grandi avvenimenti. Ecco allora che il nome di Luigi Gordigiani compare tra le righe delle lettere della nobildonna Eleonora Rinuccini, nel parlare di una ragazza «venuta a prendere lezione di canto da Gordigiani ». Siamo in un salotto dell’alta società fiorentina e uno dei più celebri compositori di romanze dell’epoca impartisce una lezione di canto negli stessi luoghi in cui si esibiva come pianista in un circuito sociale-economico-culturale-politico che aveva nel salotto aristocratico-borghese il suo cuore pulsante.
Nato nel 1806, dopo aver seguito il padre nel corso delle sue tournées teatrali, Luigi Gordigiani visse sino al 1815 a Parigi, ove intraprese gli studi musicali ed esordì come pianista e cantante alla presenza di Napoleone I. Trasferitosi definitivamente a Firenze, entrò come fanciullo cantore nella cappella granducale di palazzo Pitti, dedicandosi nel contempo a un’intensa attività concertistica, come clavicembalista e accompagnatore.
Alla morte del padre, nel 1820, si dedicò soprattutto alla composizione, pubblicando sotto pseudonimo. Nel 1824 conobbe il conte Nikolaj Demidov, politico, filantropo e ambasciatore russo a Firenze, che diventerà suo mentore e gli aprirà le porte del suo salotto musicale.
Compose diverse opere liriche, con alterni successi, dedicandosi principalmente alla musica vocale da camera, genere a lui più congeniale, cui avrebbe legato la sua popolarità e che lo avrebbe fatto apprezzare in tutta Europa. I contemporanei arriveranno a paragonarlo proprio a Schubert con l’appellativo di “Schubert italiano”. La sua notorietà fu legata soprattutto all’ambiente sociale in cui le sue romanze si affermarono: i grandi salotti musicali aristocratici e borghesi.
Nel 1828 sposò Anna Giuliani, figlia del famoso chitarrista e compositore Mauro, da cui ebbe otto figli. Tra di essi si distinse soprattutto Michele, pittore, legato al movimento dei macchiaioli, il quale divenne ritrattista ufficiale della corte Savoia e ben presto riceverà committenze di intellettuali e letterati della nuova Italia, da Cavour a Maffei, a de Amicis, a Eleonora Duse.
La vena artistica e musicale della famiglia Gordigiani continuerà anche nel ‘900 con la figlia di Michele, Giulietta Gordigiani: cantante lirica e pianista, moglie di un discendente di Felix Mendelssohn e poi compagna di vita e artistica del violoncellista Gaspar Cassadò.
Se al turista intento ad ammirare splendidi palazzi, molto probabilmente il nome di Luigi Gordigiani non dirà nulla, noi sappiamo che in quelle sontuose abitazioni Luigi era di casa, a Firenze, nella seconda metà dell’Ottocento, a intrattenere nobildonne e politici intenti a “fare l’Italia”.
Quell’Italia che è stata costruita anche con le romanze di Gordigiani: una motivazione in più per riscoprire e ascoltare con nuove orecchie questo repertorio.
Marina Comparato perugina di nascita e fiorentina di adozione.
Dopo la laurea in Scienze Politiche a Firenze, si diploma anche in canto al Conservatorio della stessa città.
Appena diplomata debutta a Londra come Rosina nel Barbiere di Siviglia e nello stesso anno si aggiudica il primo premio al concorso “V. Bucchi” di Roma, dedicato alla musica del ‘900.
Vince anche il concorso del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto, nella cui stagione lirica debutta come Sesto nella Clemenza di Tito.
Da allora intraprende una carriera internazionale che la porterà ad esibirsi nei maggiori teatri italiani ed europei. Tra i ruoli che hanno maggiormente marcato i primi anni della carriera spicca quello di Cherubino ne Le nozze di Figaro, interpretato fra gli altri al Maggio Musicale Fiorentino, al San Carlo di Napoli, alla Fenice di Venezia, al Carlo Felice di Genova, al Comunale di Bologna, al Teatro Real di Madrid, ad Amsterdam, Anversa, Lipsia e al Festival di Glyndebourne; e il ruolo di Rosina nel Barbiere di Siviglia che l’ha vista protagonista all’Opera di Roma, al Regio di Torino, al Teatro Massimo di Palermo, a Venezia, Firenze, Trieste, all’Opéra de Paris, al Teatro Colon di Buenos Aires, al Teatro de la Maestranza di Siviglia. Specializzatasi nei grandi ruoli mozartiani, si dedica con passione anche al repertorio barocco (Monteverdi, Haendel, Pergolesi, Vivaldi), al repertorio belcantista e romantico (Rossini, Bellini, Donizetti, Gounod, Berlioz, Weber e il primo Verdi) spaziando fino alla musica del ‘900 (Ravel, Poulenc, Berg, De Falla).
Il 2017 l’ha vista ampliare il repertorio debuttando come Carmen alla Fenice di Venezia, sotto la direzione di Myung-Whun Chung, ruolo ripreso diverse volte al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, al Tokyo Opera City Hall e Suntory Hall, e come Charlotte nel Werther al Teatro Massimo di Palermo. Molto attiva in ambito concertistico, si è esibita in diverse sale, tra cui il Concertgebouw di Amsterdam, la Royal Albert Hall e il Barbican Center a Londra, la NHK Concert Hall a Tokyo, il Theâtre des Champs Êlysées e la Salle Pleyel a Parigi, il Theater and der Wien.
Ha collaborato con importanti direttori tra i quali: Claudio Abbado, Roberto Abbado, Rinaldo Alessandrini, Riccardo Chailly, James Conlon, Myung-Whun Chung, Sir Andrew Davis, Ottavio Dantone, Renè Jacobs, Jesus Lopez Cobos, Sir John Eliot Gardiner, Gianluigi Gelmetti, Zubin Mehta, Kent Nagano, Daniel Oren, Christophe Rousset, Jeffrey Tate.
Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche: Aroldo di Verdi (ed. Philips), Juditha Triumphans, Orlando finto pazzo e Armida di Vivaldi (ed. Opus 111), Giustino di Vivaldi (ed. Virgin Classics), Oberon di Weber (ed. Decca), Artaserse di Terradellas (ed. Harmonia Mundi-RCOC), Fedora e La Finta semplice in DVD (ed. Deutsche Grammophon), Le Nozze di Figaro in DVD (ed. TDK), Zelmira di Rossini (ed. Naxos). Come album solistici ha inciso “Cantate” di Crescentini (ed. Tactus), “Melodie” di P. Viardot (ed. Brilliant), “Hommage à Garcia Lorca – Preludios y canciones” (ed. Musica Novantiqua). Da sempre curiosa e poliedrica, si appassiona in avvincenti ricerche d’archivio che l’hanno portata a scoprire tesori musicali inesplorati, da cui hanno visto la luce alcuni dei suoi album solistici e molti altri sono in cantiere.
Gianni Fabbrini pianista, è nato a Firenze e si è formato nel Conservatorio della sua città dove si è diplomato in pianoforte e poi perfezionato in clavicembalo, affrontando studi musicologici presso l’Ateneo fiorentino e contemporaneamente conseguendo i diplomi di Canto e Musica Vocale da camera.
Ha lavorato per prestigiose istituzioni concertistiche e operistiche estere quali il Festival d’Aix-en-Provence, l’Opéra National de Paris, il Theatre Royale de La Monnaie a Bruxelles, il Palau de Les Arts di Valencia, i Festival di Glyndebourne e di Wexford, l’Osterfestspiele di Salzburg, il Theater an der Wien, il Festival Rossini in Wildbad, la Wiener Konzerthaus, il Festival di Bremen, la Semper Oper di Dresden, il National Opera Theatre di Seul, il Bunkamura Orchid Hall di Tokyo, il Biwako Hall di Kyoto, la Shanghai Symphony, il Baxter Theater di Capetown e per importanti realtà italiane quali il Rossini Opera Festival, la Società Aquilana dei Concerti, l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, il Festival Pergolesi di Iesi, l’Estate Fiesolana, l’Orchestra Regionale della Toscana, il Maggio Musicale e gli Amici della Musica di Firenze, affiancandosi in qualità di esecutore o collaboratore a direttori quali Claudio Abbado, Gianluigi Gelmetti, Donato Renzetti, Carlo Rizzi, Claudio Scimone, Alberto Zedda, Renè Jacobs, Marc Minkowski, Jeffrey Tate, Lu Ja, Emanuelle Haim. Ancora nell’ambito del teatro lirico ha lavorato con registi di fama internazionale quali Peter Brook, Peter Stein, Jean Louis Martinoty, Moshe Leiser e Patrice Caurier e agli italiani Pierluigi Pizzi, Mario Martone, Damiano Michieletto, Davide Livermore.


