Domenica in musica: Tre sonate per violoncello e pianoforte

(ph.Domenico Lazzari)

Domenica in musica

23 febbraio 2020 ore 11.00
Tre sonate per violoncello e pianoforte
Paolo Ognissanti, violoncello
Vincenzo Maxia, pianoforte
Musiche di Beethoven, Schumann, Debussy

Introduce Raffaele Donnarumma


L’eroe, il poeta, il clown: tre sonate per violoncello e pianoforte

Il quarto appuntamento di Domenica in Musica è dedicato alla scoperta del violoncello e delle sue possibilità espressive in coppia con il pianoforte. È un viaggio che dai primi anni dell’Ottocento ci porta fino alle soglie del Novecento: si parte dall’energia eroica di Beethoven (siamo negli anni gloriosi della Quinta e della Sesta Sinfonia) per passare alla poesia sognate e rapsodica di Schumann, fino ad arrivare allo spirito dolente e ironico e alla libertà modernista di Debussy.


PROGRAMMA

Ludwig Van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata n. 3 per violoncello e pianoforte in la magg. op. 69
– Allegro, ma non tanto
– Scherzo. Allegro molto
– Adagio cantabile – Allegro vivace

Robert Schumann (1810 – 1856)
Adagio e Allegro per violoncello e pianoforte in la bem. magg. op. 70

Claude Debussy (1862 – 1918)
Sonata n.1 in re min. per violoncello e pianoforte
1. Prologue: Lent. Sostenuto e molto risoluto
2. Sérénade: Modérément animé
3. Final: Animé. Léger et nerveux


Paolo Ognissanti si è diplomato nel 1988 in Violoncello all’Istituto Musicale “L.Boccherini” di Lucca. Si è perfezionato con i Maestri Amedeo Baldovino, Franco Maggio Ormezowsky e Andrea Nannoni. Collabora con numerose Orchestre come l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Orchestra A. Toscanini di Parma, ‘I Filarmonici di Torino’ e l’Orchestra del Carlo Felice di Genova; in qualità di Primo violoncello, con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Haydn di Bolzano, l’Orchestra del Carlo Felice di Genova con l’Orchestra “A. Scarlatti” della R.A.I. di Napoli, l’ O.F.I. (Orchestra Filarmonica Italiana). Dal 1996 è il Primo violoncello dell’Orchestra del Festival Pucciniano. Svolge anche una intensa attività solistica con l’Orchestra da Camera Luigi Boccherini di Lucca, dove ricopre il posto di Primo violoncello. Oltre all’impegno con varie orchestre, la sua attività è rivolta alla Musica da Camera, in particolar modo al Quartetto d’archi e al Trio con pianoforte; si è perfezionato sotto la guida dei Maestri Piero Farulli e Andrea Nannoni all’Accademia Musicale Chigiana a Siena e ai Corsi di Perfezionamento di Fiesole con il M° Milan Skampa e con il Trio di Trieste. Sempre per la Musica da Camera suona stabilmente con Stefano Pagliani (ex primo violino del Teatro alla Scala), Demetrio Comuzzi (viola del Nuovo Quartetto Italiano) che lo portano ad esibirsi in prestigiose Stagioni concertistiche. Nel 2000 è risultato idoneo al concorso per violoncello di fila per l’Orchestra di Santa Cecilia. Nel 2008 è stato invitato, in qualità di Primo violoncello con l’Orchestra dell’Opera di Shangai, alla Turandot sotto la bacchetta del M° Lu Jia al Gran Teatro Nazionale di Pechino. Con l’Orchestra del Festival Puccini in qualità di Primo violoncello ha effettuato tournée in Giappone, Cina, Emirati Arabi, Nicaragua, Panama e Cuba. Dal 2010 regolarmente viene invitato a suonare, in qualità di Primo Violoncello dell’Orchestra del Festival Pucciniano, in Nicaragua al Teatro Nacional Ruben Dario per il Festival Puccini del Centro America. Nel 2013 il M° D. Oren lo ha voluto come Primo violoncello nella Stagione Lirica del Teatro Verdi di Salerno. Nel 1990 è risultato idoneo al concorso riservato per i Conservatori per l’insegnamento di Violoncello. E’ stato docente della cattedra di Violoncello presso l’Istituto Musicale ‘V. Bellini’ di Catania, al Conservatorio di ‘G. Verdi’ di Como, al Conservatorio di Musica ‘A. Scontrino’ di Trapani. Dal 2008 titolare di ruolo della Cattedra di Violoncello presso il Conservatorio di Musica ‘N. Paganini’ di Genova. Suona con un violoncello L. Honorè.


Vincenzo Maxia ha al proprio attivo un’intensa carriera pianistica, sia in veste di solista che con varie formazioni di musica da camera e con orchestra, con un particolare interesse per il repertorio vocale cameristico ed il duo pianistico. Ospite di numerose e importanti Associazioni Musicali in Italia ed all’estero (Austria, Francia, Marocco, Portogallo, Lussemburgo, USA), ha effettuato varie registrazioni per la RAI, per la RAI-TV e per la Radio Vaticana. Ha svolto, oltre all’attività di pianista, anche quella di direttore, sia nel repertorio sinfonico che operistico, tra l’altro è stato ospite in Romania dell’Orchestra Filarmonica “Dinu Lipatti” ed in Venezuela dell’Orchestra Sinfonica di Lara e dell’Orchestra Sinfonica de Los Llanos. Nell’ambito del progetto CittàLirica-OperaStudio ha diretto l’opera di Nino Rota “Il Cappello di paglia di Firenze” a Lucca, Pisa, Livorno, Mantova e Ravenna. Interessato anche alla divulgazione della cultura musicale presso i giovani, ha diretto le opere didattiche di Britten “Il Piccolo spazzacamino”, “L’Arca di Noè” e “La Guida del giovane all’orchestra”. Ha tenuto corsi di formazione per cantanti e maestri collaboratori di teatro lirico. È stato docente presso il Conservatorio di musica “Luigi Cherubini” di Firenze. In duo pianistico, con Giuseppe Bruno, è stato ospite dei “Concerti della Normale” al Teatro Verdi di Pisa e negli Stati Uniti del “Chicago Duo Piano Festival” ed ha effettuato una registrazione discografica per la OnClassical, dedicata a trascrizioni di Liszt per due pianoforti.


Raffaele Donnarumma insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Pisa. Ha studiato alla Scuola Normale e insegnato presso la stessa Scuola, l’Università di Siena, l’Università per Stranieri di Siena, lo IUSS di Pavia. Si interessa soprattutto di narrativa, e ha lavorato sulle categorie di modernismo, postmoderno, ipermoderno. Tiene lezioni e seminari e partecipa a convegni in Italia e all’estero.