La mostra, a cura di Giorgio Bacci, propone un vero e proprio viaggio a colori e nel colore attraverso le tavole originali di quattro capolavori che coprono quindici anni di intensa attività creativa (Cinquemila chilometri al secondo, L’Intervista, Celestia, Hypericon), rappresentando una preziosa opportunità per entrare nell’affascinante mondo disegnato da Manuele Fior, uno dei maggiori talenti a livello internazionale nel campo del fumetto e dell’illustrazione.
Nato a Cesena il 25 aprile 1975, Fior è ormai artista largamente conosciuto e apprezzato, forse prima ancora all’estero che in Italia, avendo già conseguito premi e riconoscimenti ambitissimi; il suo lavoro è richiesto da importanti editori italiani e internazionali, e le sue illustrazioni compaiono regolarmente su periodici e quotidiani italiani ed esteri.
Il visitatore, entrando nelle sale che ospitano la mostra, sarà immerso in suggestivi paesaggi, fortemente caratterizzati a livello pittorico – evidente, ad esempio, il riferimento a Rothko in Celestia – che giocano sul confine teso tra realtà e fantasia, sorprendendo l’osservatore con strade, edifici e case apparentemente familiari eppure decontestualizzati. Le sale della mostra invitano lo spettatore a perdersi nel giallo dei ricordi, nel marrone di antiche terre riscoperte, nell’atmosfera in bianco e nero dei grandi film di fantascienza, a conferma della notevole abilità tecnica dell’artista: «Ho disegnato con le squadrette, il teodolite, il computer, le tempere e il carboncino. L’ho fatto nel deserto, sottoterra, in un cimitero, in cima a una rovina romana, nel coro della cattedrale di Trondheim».