Marc Chagall. Diario di una mostra


“Dovevo cercare una professione particolare, un’occupazione che non mi costringesse a voltare le spalle al cielo e alle stelle e che mi consentisse di trovare il senso della mia vita.” Nel 2009 Palazzo Blu ha ospitato la prima mostra dedicata ad un grande artista del ‘900: “Marc Chagall e il Mediterraneo”. L’esposizione ha voluto esaltare il rinnovato spirito creativo di un artista maturo, suggestionato dalla luce e dai colori della Costa Azzurra. Marc Chagall, artista pellegrino, vi si stabilisce definitivamente dopo il rientro in Europa dagli Stati Uniti a conclusione del secondo conflitto mondiale. L’artista, allora sessantenne, scegliendo queste terre baciate da colori caldi e squillanti, infonde nuove vibrazioni poetiche alle sue opere e abbandona la cupezza delle opere precedenti, scaturita dalla disperazione per la perdita dell’amata moglie Bella e dall’orrore per la sorte del suo popolo durante la guerra. Artista ebreo di origine russa, Chagall mantiene intatto il ricordo delle tradizioni chassidiche e russe nelle sue opere, ma saprà rinnovarne l’aspetto e l’energia amalgamandole con suggestioni iconografiche desunte dai suoi spostamenti lungo l’Europa. La mostra di Palazzo blu ha celebrato l’artista Chagall che interiorizza il Mediterraneo: da quello ricco di coste assolate e mare azzurro, a quello orientale della Palestina, fulcro della sua identità religiosa e culturale, fino all’ispirazione scaturita dai viaggi in Grecia e dall’illustrazione della mitologia greca, in particolare il mito di Dafni e Cloe.