Andy Warhol. Una storia americana


ANDY WARHOL, UNA STORIA AMERICANA
Nel 2013 Palazzo Blu ha dedicato una grande mostra ad Andy Warhol, l'artista americano che più di tutti ha ridefinito l'estetica del XX secolo.
Il titolo della mostra, Una storia americana, esprime perfettamente il percorso dell'artista che, tra il 1962 e il 1987, ha trasformato il rapporto con la società dei consumi, i miti divistici, e le evidenti contraddizioni americane, in immagini indelebili della cultura popolare contemporanea. Come diceva Warhol:
”Una volta che eri diventato pop non potevi più guardare con gli stessi occhi di prima. E nel momento in cui cominciavi a pensare pop non vedevi più l'America con gli stessi occhi di prima.”
La mostra si apriva con gli Autoritratti, attraverso i quali l'artista ha creato un personale modello iconografico nella cultura del '900, per poi proseguire con un'immersione totale nell'universo pop, rappresentato dai suoi prodotti commerciali più noti, Campbell's e Brillo Box, divenuti, grazie a Warhol, la perfetta proiezione identitaria della cultura di massa americana:
“Adoro l'America... E' una materializzazione di tutto ciò che si può comprare e vendere, dei simboli concreti ma effimeri che ci fanno vivere”.
Dall'estetica del consumo si passava al lato oscuro della società americana, rappresentato dalla serie dedicata alla Sedia Elettrica, con i suoi colori dissonanti e dal forte impatto visivo ed emotivo. A fare da memento mori, il grande Teschio era invece l'immagine assoluta dell'uguaglianza umana.
A rappresentare perfettamente la quintessenza della poetica di Warhol, la sala successiva era interamente dedicata alle serigrafie di Marilyn Monroe, icona assoluta, capace di sfidare il tempo e le mode, perché eternata nella sua maschera atemporale.
Dopo aver ammirato il pantheon dei volti più noti di arte, politica, musica e star system, da Jackie Kennedy a Liz Taylor, da Mao a Mick Jagger, il percorso a Palazzo Blu si chiudeva con la stagione degli anni '80, nella quale l'artista riusciva ancora a sorprenderci con le opere monumentali Miti e Vesuvius.
Warhol è scomparso nel 1987, ma la sua presenza e l'influenza sono ancora attuali:
“Se volete sapere tutto di Andy Warhol vi basta guardare la superficie dei miei quadri, dei miei film, della mia persona. Ed è lì che sono io. Dietro non c'è niente”.