Arte, lo street artist newyorkese Gaia a Pisa per il suo personale Tuttomondo: l’omaggio a Keith Haring chiude la mostra Attitude a Palazzo Blu
Sabato 2 aprile alle 17.30 il finissage della grande collettiva dedicata all’urban art Quattro mesi di esposizione, quattro focus con artisti internazionali, oltre 100 opere in mostra ospitate anche all’interno della Dimora Storica
Sarà lo street artist newyorkese Gaia a chiudere la mostra “ATTITUDE | Graffiti writing, Street art, Neo Muralismo”, grande collettiva che ha raccolto le opere di 45 personalità del contemporaneo e più di 100 opere a Palazzo Blu, dal 14 dicembre 2021. L’installazione di Gaia si intitola Tuttomondo, in omaggio al murale di Keith Haring, e sarà visibile al pubblico sabato 2 aprile, in occasione del finissage della mostra, durata 4 mesi, in contemporanea proprio alla grande personale dedicata a Haring da Palazzo Blu. L’appuntamento è alle ore 17.30, quando lo stesso Gaia sarà protagonista dell’ultimo talk in presa diretta nell’Auditorium di Palazzo Blu.
Il progetto, curato da Gianguido Grassi, è realizzato da Start - Open you eyes e prodotto da Fondazione Pisa, con il patrocinio di Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Regione Toscana, Consiglio Regionale della Toscana, con il sostegno di Università di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola Normale Superiore Sant’Anna. Nel corso di quattro mesi, la mostra ha ospitato quattro focus dedicati ad artisti internazionali e altrettante live performance. Coinvolti anche gli spazi della Dimora Storica di Palazzo Blu, in un inedito dialogo tra capolavori trecenteschi e opere di arte urbana.
L’installazione site specific pensata da Gaia per Palazzo Blu è composta da sei opere rappresentative dei 6 continenti, luoghi esplorati dall’artista e riproposti in chiave figurativa attraverso icone che ne simboleggiano storia, cultura e natura. Completano l’allestimento alcuni murales pensati per ospitare le sei opere.
“L'ultimo pezzo della serie – dichiara l’artista - è il dipinto Tuttomondo che ho realizzato live per l'installazione a Palazzo Blu. Questo lavoro cerca di incapsulare la portata concettuale incredibilmente ampia della mostra in una sintesi di simboli che rappresentano l'invasione e la viralità. Il globo terrestre è al centro della composizione con un morso strappato al suo corpo come la mela della mitologica storia della genesi di Adamo ed Eva. Intorno alla terra ci sono immagini al microscopio elettronico a colori di virus, un anello di fiori invasivi che da diversi continenti si sono diffusi inavvertitamente attraverso viaggi e commerci, e infine una serie di aeroplani, l'emblema fondamentale della globalizzazione”.
Gaia, al secolo Andrew Pisacane, non è nuovo a Pisa, dove è già intervenuto con murales di grande impatto. Il suo nome deriva dalla dea greca della terra e, all’inizio della sua carriera, ha usato immagini di animali per sottolineare il suo forte interesse e la sua sensibilità per la natura portandola nei paesaggi urbani reintroducendola sotto forma di arte; altro tema delle sue ricerche è la narrazione storica, antropologica e sociale dei contesti in cui realizza le sue opere, realizzando delle sorte di panoramiche descrittive in cui è sinteticamente afferrata l’identità di un territorio e di una comunità. Le sue opere si possono ammirare in giro per il mondo in numerosi spazi pubblici e contesti museali prestigiosi (come lo Smithsonian di Washington); a soli 20 anni citato come artista del momento dal New York Times, a 27 è stato incluso dalla rivista «Forbes» fra i 30 under 30 che maggiormente influenzeranno in futuro il nostro immaginario collettivo. È stato beneficiario del programma Fullbright e ha dipinto per conto del Dipartimento di Stato a New Delhi e Bogotá (Biblioteca Nazionale Gabriel Garcia Marquez).