Domenica in Musica
Giovani talenti
In collaborazione con l’Accademia di Musica Stefano Strata
Doppio concerto di pianoforte e pianoforte e quintetto d'archi
Musiche di Bach e Chopin
Introduce: Milli Russo
24 aprile 2022 ore 11:00
Auditorium di Palazzo Blu
Il secondo appuntamento con i giovani talenti dell’Accademia Strata ha quasi un unico protagonista: il pianoforte di Frydryk Chopin. Il primo concerto è del pianista Tiziano Francisci, allievo nella Masterclass annuale del M° Giovanni Carmassi. Dopo l’apertura con la terza suite inglese di J. S. Bach, mirabile esempio di successione di danze che trascende il genere suite e incorpora elementi del concerto e della fuga, Francisci passa a Chopin, esplorando tre diverse tipologie di pezzo pianistico: il set di variazioni, lo studio e la polacca. Il Souvenir de Paganini, serie di variazioni sulla famosa melodia del Carnevale di Venezia, fu scritto da uno Chopin diciannovenne subito dopo aver ascoltato le prodezze violinistiche di Nicolò Paganini, che nel 1829 tenne dieci concerti in dieci giorni nella città di Varsavia. Lo Studio op.25 n. 2 appartiene ad uno Chopin più maturo ed è esemplare della trasformazione che il grande compositore operò nel genere dello studio, trascendendo il mero dato tecnico e dando vita ad un’autentica forma d’arte. La Polacca in lab maggiore, del 1842, si riallaccia alla tradizione della polonaise reinterpretata in chiave fortemente patriottica con accenti tali da farle assumere l’appellativo di Eroica.
La seconda esibizione è interamente dedicata al Concerto n. 2 di Chopin nella versione per pianoforte e quintetto d’archi. Al pianoforte il giovane docente dell’Accademia Edoardo Mancini, accompagnato da un quintetto d’archi formato da altrettanti docenti dell’Accademia. Pur essendo un’opera giovanile—fu scritto, infatti, da uno Chopin non ancora ventenne—il concerto mostra già l’impronta della sua raffinatissima scrittura pianistica. Gli archi sono al servizio del protagonista, ma evidenziano alcune interessanti soluzioni timbriche, come i tremoli e le percussioni “col legno”. Dedicato alla contessa Delphine Potocka, il concerto fu però ispirato da un’altra musa femminile, la studentessa di canto Konstancja Gladkowska conosciuta al Conservatorio di Varsavia. Per ammissione dello stesso Chopin, il movimento centrale del concerto, quel Larghetto così ammirato da Schumann e Liszt, fu proprio un omaggio alla Gladkowska.