"Quando cessò di vivere in Pisa Giuseppe Mazzini, Lega corse alla casa dell'illustre apostolo del pensiero e dell'azione, e dai ricordi presi sul luogo, compose un quadro rappresentante gli ultimi momenti del grande genovese".
Così Diego Martelli, nel suo profilo di Silvestro Lega, racconta la genesi dell’ultimo ritratto di Giuseppe Mazzini.
Oggi quel quadro ‘ritorna’, per la prima volta dopo 150 anni, nel luogo dove fu immaginato per la prima volta, la Domus Mazziniana, l’antica casa Rosselli Nathan.
Dall’11 novembre al 15 marzo sarà possibile ammirare, gratuitamente, in una suggestiva ambientazione che rievoca la stanza dove morì Giuseppe Mazzini – completamente distrutta dalla Guerra – non il quadro ‘ufficiale’, Gli ultimi momenti di Mazzini morente, ma la versione ‘alternativa’, realizzata da Silvestro Lega, quasi contemporaneamente, proveniente dalla Pinacoteca Civica di Modigliana.
Se gli ultimi momenti restituiscono un’immagine malinconica, antiretorica ma pacificata, della morte, con un Mazzini che pare adagiato nel sonno, il Bozzetto, che si concentra esclusivamente sulla testa, esprime tutta la ‘concitata’ drammaticità della pittura di Lega, il più radicale e inquieto dei macchiaioli, consegnandoci, con l’antieroica rappresentazione di Mazzini morente, uno dei vertici più alti raggiunti dalla pittura europea nella rappresentazione del dramma assoluto della morte.
L’esposizione curata dalla Domus Mazziniana e dal Comitato Nazionale istituito dal Ministero della Cultura in occasione dei 150 anni della morte di Giuseppe Mazzini è il primo risultato della rete Pisa Percorsi Museali, voluta e coordinata dal Comune di Pisa e si inserisce in una più ampia collaborazione con la Fondazione Palazzo Blu e il Museo della Grafica di Pisa.
Il Mazzini morente è infatti un prezioso cammeo che si inserisce nel quadro più ampio della grande mostra su I Macchiaioli ospitata fino al 26 febbraio a Palazzo Blu, affiancandosi all’approfondimento monografico Oltre la Macchia, dedicato dal Museo della Grafica alle incisioni di Giovanni Fattori, anch’esso visitabile fino a fine febbraio.
Attraverso un percorso di riscoperta di quel movimento della ‘Macchia’ che segnò l’inizio della modernità artistica in Italia, si realizza così, in coincidenza con il centocinquantesimo anniversario della morte di Mazzini a Pisa un omaggio collettivo delle istituzioni culturali cittadine e dell’intera città a uno dei ‘Padri’ dell’Italia moderna politicamente ma anche culturalmente.
Una collaborazione non solo ideale ma che si sostanzia in una serie di riduzioni e gratuità e in un ricco calendario di eventi culturali, conferenze e attività didattiche e laboratoriali, per i visitatori e l’intera cittadinanza.
L'esposizione è visitabile negli orari di apertura della Domus Mazziniana. Sabato e Domenica aperture straordinarie con almeno 10 prenotazioni.
Per info, orari e comunicazioni: https://www.domusmazziniana.it/lultimo-ritratto-di-mazzini/ mail: eventi@domusmazziniana.it tel: +39 05024174 cell: +39 3405162418