Dipinto devozionale probabilmente di fruizione privata, la tela di piccole dimensioni richiama il tema della Sacra famiglia, quindi dell’infanzia di Gesù, avvicinandolo a quello della sua Passione. La Crocifissione è infatti qui evocata dalla corona di spine, dai chiodi e dalla croce offerti dall’angelo, che il Bambino Gesù afferra compiaciuto, manifestando così l’accettazione del volere del Padre. Maria, Giuseppe e l’angelo, non senza tradire un velo di tristezza, osservano questo gesto di sacrificio offerto dal piccolo Gesù.

La composizione è concentrata sui personaggi dipinti con una certa abilità, con ampi panneggi accesi da decisi colpi di luce e dai volti ben delineati. Databile intorno al primo decennio del XVII secolo, il dipinto richiama un classicismo di ambito emiliano.