Salvatore Pizzarello iniziò sin da piccolo a dedicarsi al disegno, assecondando una passione che incrementò soprattutto a partire dal 1923, anno del suo trasferimento a Pisa, sua nuova e definitiva patria. Qui si dedicherà totalmente all’attività pittorica, diventando ben presto una delle personalità di riferimento artistico della città, grazie anche ad una precoce ed intensa attività espositiva, che prese le mosse in abbondante anticipo sull’anno del suo diploma alla Scuola d’Arte di Lucca (1936). Divenuto nel 1940 insegnante di Disegno Architettonico presso l’Istituto Tecnico Industriale, nel 1946 fu nominato assistente di Disegno presso la facoltà d’Ingegneria. Vivace e attivo organizzatore culturale e animatore del panorama artistico locale, Pizzarello vantò frequentazioni anche al di fuori della ristretta cerchia pisana, fino ad intessere una proficua amicizia con Oskar Kokoschka, il cui stile non mancò di riflettersi su quello del nostro artista.
Il dipinto, come indicato sul retro, uscì vincitore dal IX Premio Nazionale di Pittura di Pontedera col titolo di Piazza Santa Caterina. La tavola venne presentata anche nell’antologica dell’artista del 1963 col titolo di Piazza d’inverno. In quell’occasione venne presentato anche un dipinto che rappresentava la piazza secondo un identico punto di vista e di stazione, ma in una stagione diversa, la primavera, quasi a voler accertare l’entità dei cambiamenti cromatici e luminosi, meglio verificabili per mezzo di un confronto di soggetti pressoché identici.