Nel 1571 Francesco de’ Medici annunciò orgoglioso di aver ritrovato “il modo di far porcellana dell’India”, avviando così la produzione autoctona a complemento della ricchissima collezione medicea di porcellane cinesi. Accanto alle porcellane fu la produzione di maioliche imitanti le maniere di Faenza e di Urbino, il cui centro principale di produzione fu nell’ultimo decennio del XVI secolo la bottega pisana di Niccolò Sisti.
L’esemplare di crespina presenta un tondo a treccia incorniciato al centro in cui si staglia un putto giocoso su paesaggio. Lo stile è quello tipico dei bianchi di Faenza e la data 1593 fornisce un ancoraggio certo per l’esordio della bottega del Sisti.