Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Siena, Gino Bonfanti si trasferì a Pisa, dove sviluppò i suoi interessi pittorici. A partire almeno dal 1931 si impegnò in una ricca attività espositiva, riscuotendo notevoli consensi critici, che individuavano in lui particolare predisposizione al genere del paesaggio.
Bonfanti affronta in quest’opera il tema del circo con un tono dimesso, attingendo ad una gamma di colori smorzati, che contribuiscono a suggerire un’atmosfera malinconica che ricorda le periferie di Carlo Carrà e le solitudini urbane di Giuseppe Viviani. Si tratta di un tema già affrontato da Bonfanti almeno in un’altra opera (datata 1943), con esiti simili a quelli di questa tela.