Lago di Carezza, olio su tela

Periodo: XX

Fausto Ciompi (a partire dal 1925 “Ciompi Delle Notti”) si dedicò all’attività pittorica ad inizio Novecento, confortato anche dall’inaugurazione nel suo studio di una sorta di cenacolo artistico e intellettuale, che divenne un punto di riferimento per gli artisti pisani. Nel 1906 si stabilì a Milano, dove conobbe Vittore Grubicy, entrando nell’orbita del Divisionismo lombardo. Ciompi partecipò a numerose esposizioni, ma sempre conducendo un’esistenza lontano dalle grandi rotte artistiche, in quei luoghi che saranno temi privilegiati delle sue opere, come per esempio il lago Verbano e quello di Carezza.

Il dipinto unisce alcuni motivi che Ciompi affrontò anche altrove: il paesaggio del lago di montagna, la natura trasfigurata in un luogo leggendario e percorsa da angeli e centauri. L’esigenza di inserire nella natura elementi soprannaturali rimanda evidentemente ad illustri esempi della pittura divisa (Segantini e Previati) e insieme allude agli anni pisani della formazione dell’artista, con riferimento alla fusione di pittura e poesia tipica di quegli anni (Nino Costa e Gabriele D’Annunzio).

 

Fausto Ciompi Delle Notti (Pisa, 1884 - Orta, Novara, 1969)



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