Xilografie
In seno all'estesa opera incisoria di Giuseppe Viviani il gruppo delle cinque xilografie possedute dalla Fondazione meritano un discorso a parte in ragione della loro collocazione cronologica.
Acqueforti e puntesecche
Un mondo di piccole cose si potrebbe definire il mondo di Viviani, un "mondo crepuscolare", dove i luoghi, gli oggetti e i soggetti della quotidianità - Bocca d'Arno, Marina di Pisa, San Rossore, le cabine al mare, la bicicletta, gli arti ortopedici, fichi e foglie, gli alabastrini "di pessimo gusto"
Pisa distrutta dalla guerra: via Cristoforo Colombo, olio su tela
Del 1932 è la prima esposizione personale di Mino Rosi, seguita, soltanto due anni dopo, dalla partecipazione alla Biennale di Venezia. L'assidua partecipazione agli eventi romani - fin dal 1935 -, andò di pari passo con la costante presenza del Rosi alle mostre d'arte italiana all'estero organizzate dalla Biennale di
Veduta di Tirrenia, olio su tela
Impegnato sul versante figurativo della tradizione livornese, Guido Pucciarelli nel corso degli anni è riuscito da autodidatta ad affinare il suo linguaggio pittorico, delineando una propria personalità.
Il Duomo di Pisa, olio su cartone
Tema ricorrente nel repertorio figurativo di Pizzarello e dunque d'incerta datazione. Il dato stilistico e la prossimità con opere simili farebbero comunque propendere per un arco temporale intorno agli anni Cinquanta.
Le Campora, olio su tela
L'inclinazione di Bruno Rosai per l'arte trova profonde radici nella sua storia familiare: primi esempi dovettero infatti essere il padre Oreste e il nonno Giuseppe, entrambi talentuosi artigiani. Il suo vero maestro fu però lo zio Ottone Rosai, presso cui si formò e a cui rimase legato, in un peculiare
Fondo Giuseppe Viviani
Considerata la ricchezza e la coerenza delle opere di Viviani che la Fondazione possiede s'impone qualche parola su questo pittore-incisore, nostra gloria cittadina, sicuramente una delle personalità di maggiore rilievo e spessore del primo Novecento non solo pisano, ma italiano.
Piazza del Duomo, olio su tela
Possiamo riconoscere una delle principali caratteristiche di Pizzarello nella ricerca, dichiarata in questa Piazza del Duomo, di una visione perturbata dei maggiori edifici di Pisa, e la modernità di un artista che...
Figura, tecnica mista su carta
Esordisce con uno stile pittorico neorealista, con insistenza espresso nel bianco e nero dell'inchiostro disegnato o inciso all'acquaforte, che richiama la Nuova Oggettività tedesca, con tangenze all'espressionismo concitato di artisti quali Dix e Gros.
Libecciata a Bocca d’Arno (Veduta di Bocca d’Arno), olio su tela
Il dipinto venne presentato alla personale pisana dell'artista del 1963 col titolo di Libecciata a Bocca d'Arno, anziché del più generico Veduta di Bocca d'Arno.











