Capriccio con rovine e scena galante, olio su tela
L'architettura è posta come una sorta di quinta scenica che guida lo sguardo verso il paesaggio in lontananza. La rovina di una facciata di un palazzo nobiliare settecentesco, sottolineata nel suo sfarzo da una sovrabbondante decorazione.
Capriccio con rovine e paesaggio fluviale, olio su tela
La tela costituisce una sorta di pendant di un altro capriccio del Poli. La scena è dominata da una rovina di stampo classico con colonna scanalata e capitello composito che sorregge una trabeazione che poggia su un basamento decorato da due figure.
Capriccio con rovine e scena galante, olio su tela
In questo capriccio si trovano gli elementi iconografici tra i più caratteristici del Poli. Le rovine non appartengono ad una civiltà antica, ma sono edifici di impianto architettonico tardo barocco, quindi contemporanei all'epoca dell'artista.
Capriccio con rovine e paesaggio fluviale, olio su tela
In questo capriccio è il tema del rovinismo che viene messo in risalto, con architetture classiche singolarmente accostate a un inserto di età medievale.
Paesaggio marino con rocce e figure, olio su tela
Un paesaggio immaginario affacciato sul mare e incentrato sulla fantastica configurazione dello sperone roccioso, con le pendici percorse dalle macchiette che svaniscono in lontananza fino ad arrivare alle fiabesche costruzioni turrite sulla sommità.
Paesaggio marino con rocce e figure, olio su tela
In primo piano spicca la bizzarra formazione rocciosa che qui diventa una citazione esplicita della leggiadra maniera del Poli.
Capriccio con marina e rovine, olio su tela
Tra i dipinti del Poli l'impianto compositivo di questo capriccio si differenzia per la sua singolarità: l'impaginazione è essenzialmente centralizzata, un rudere che accenna ad un loggiato con volta a pieno centro e affiancato da una colonna liscia su basamento, posta su un estremo lembo di terra di fronte al
Ritratto di Luigi Guidotti, olio su tela
Fu essenzialmente scultore, e solo occasionalmente si dedicò alla pittura. La circostanza è del resto resa bene evidente da questa serie di ritratti dei Presidenti della Cassa di Risparmio di Pisa, qualitativamente assai modesta e del tutto priva di ambizioni che non fosse quella della semplice evocazione di ben più
Natura morta con cocomero, olio su tela
Passato sul mercato antiquario romano con l'attribuzione dubitativa a Cristoforo Munari, il dipinto è stato inserito nel corpus autografo dell'artista da Luigi Salerno, in virtù degli elementi rappresentati presenti in molti altri quadri del Munari, al punto da rientrare nel suo personale e abituale repertorio.
Ritratto di Pietro Studiati, olio su tela
Fu essenzialmente scultore, e solo occasionalmente si dedicò alla pittura. La circostanza è del resto resa bene evidente da questa serie di ritratti dei Presidenti della Cassa di Risparmio di Pisa, qualitativamente assai modesta e del tutto priva di ambizioni che non fosse quella della semplice evocazione di ben più











