Il polittico fu realizzato per l’altare maggiore della chiesa del monastero di San Gerolamo di Agnano ed è stato attribuito al pittore pisano Cecco di Pietro da Enzo Carli. L’opera spicca per l’impianto generale che prevede i santi del primo ordine – San Nicola vescovo, San Gerolamo, San Benedetto e Santa Margherita – a figura intera rappresentati con un’attenzione straordinaria per i dettagli e con espressioni visive degne del migliore Giotto. Al centro la Madonna col Bambino, sfarzosamente abbigliato, offre una bacca al cardellino.
Negli ordini superiori, una schiera di santi ed evangelisti mostrano divagazioni in tono cortese negli atteggiamenti e nelle espressioni dei volti. Da sinistra trovano posto i santi Mauro, Caterina d’Alessandria, Stefano, Pietro, Lorenzo, Agnese e Placido. Nelle cuspidi sono raffigurati i santi evangelisti Marco, Giovanni, Matteo e Luca ai lati dell’annunciazione sormontata da Cristo benedicente.
La vicenda di questo polittico si tinge di giallo quando venne ricoverato nella villa Tobler tra il 1930 e il ’36 perchè, pare, bisognoso di restauro. Nel ’37 venne portata in chiesa una copia realizzata da Icilio Federico Joni, noto restauratore e imitatore di quadri antichi. Fu proprio questa scelta, per un caso fortuito, che durante i bombardamenti del ’44 fece sì che “solamente” la copia riportasse danni dal tragico avvenimento.