Introduzione
La promozione del Pisa Sporting Club in serie A è come una mano di lucido sulla superficie ormai brunita della storia del calcio cittadino, lontano dalla serie A da ben 34 anni.
Sono stati tanti e tutti memorabili i momenti d’oro della storia del Pisa e Palazzo Blu ne ha già ricordati alcuni inserendo sezioni dedicate al calcio nerazzurro in due mostre. La prima (20 ottobre 2019 - 27 settembre 2020) fu “Pisa, gli anni ‘60: dal boom al rock” nella quale si accendeva una luce sulla promozione che giunse alla fine del campionato 1967-68. Nella seconda mostra (7 dicembre 2023 - 1° aprile 2024), dal titolo “Fine Novecento: Pisa e il mondo che cambia”, una sezione fu dedicata agli “anni di Romeo”.
Nella sua storia ormai ultracentenaria (il Pisa nacque nel 1909) il calcio nerazzurro ha vissuto molti momenti di gloria. Soltanto la memoria delle loro gesta, in mancanza di una testimonianza diretta ormai impossibile, può tramandare cosa avvenne il 24 luglio del 1921 allorché il Pisa, vincendo tutti i tornei a carattere regionale, giunse a disputare la finale per il titolo italiano. Avversaria una delle squadre più forti del momento, la Pro Vercelli. La gara, disputata a Torino, finì purtroppo con la sconfitta nerazzurra per 2 a 1. Scivolato nelle serie inferiori e poi risorto, il Pisa Sporting Club ebbe un momento di nuova gloria alla fine del campionato 1967-68 con la promozione in seria A ottenuta con una squadra che la società aveva allestito con l’obiettivo di... non retrocedere. Infatti alla fine di quel campionato fu subito il ritorno in serie B. Con l’arrivo di Romeo Anconetani nel 1978 la squadra nerazzurra passò dalla serie C alla B e poi, alla fine del campionato 1981-82, alla serie A.
Altre tre promozioni in serie A (1984-85, 1986-87, 1989-90), alternate ad altrettante retrocessioni, segnarono quell’epoca: il cuore dei tifosi pisani fu sottoposto a uno stress test senza pari. Furono anni comunque eroici, intensamente vissuti.
E oggi la grande rivincita 34 anni dopo.


