L'esposizione permanente
Le opere d’arte e gli arredi presenti a Palazzo Blu sono di proprietà della Fondazione Pisa.
Il principio ispiratore con il quale la collezione è stata concepita è il legame delle opere con Pisa e il suo territorio: per autore, committenza, provenienza o tema.
Il nucleo originale della collezione, acquistato dalla originaria Cassa di Risparmio di Pisa, è stato arricchito con opere di autori importanti fra i quali Nino Pisano, Orazio ed Artemisia Gentileschi, Orazio Riminaldi, Tribolo. Oltre alle singole opere, la Fondazione ha acquistato intere collezioni come quella di Ottavio Simoneschi, o come il ricchissimo archivio fotografico di Luciano Frassi, che documenta la vita della città lungo l’arco della seconda metà del ’900. Le collezioni sono disposte in due piani. Il secondo, da dove si consiglia d’iniziare la visita, ha un taglio museale, con dipinti dal XIV al XVIII secolo, distribuiti nelle sale secondo un ordine cronologico. L’allestimento del primo è stato invece concepito come la ricostruzione di una dimora signorile ottocentesca, arredata in gran parte dai ‘pezzi’ della collezione Simoneschi dal XVI al XX secolo, e da quelli originali del palazzo. In particolare detta collezione è risultata fondamentale per gli arredi mobili delle singole sale, che, tranne un’eccezione (la sala da pranzo al primo piano), al momento dell’acquisto da parte della Fondazione erano prive di suppellettile. Anche il piano terra presenta due sale riccamente decorate (talvolta occupate da mostre temporanee). Dal piano terreno si accede inoltre al sottosuolo (Le Fondamenta), dove in tre sale sono esposti i reperti archeologici provenienti dagli scavi eseguiti durante i restauri del palazzo e delle aree contigue. Dall’androne all’ingresso si accede per mezzo di un corridoio alla parte del palazzo articolata in numerose sale distribuite su due piani, dove si tengono le grandi mostre autunnali e primaverili. Esse hanno per oggetto monografie di grandi artisti internazionali, esposizioni su temi scientifici o ampi approfondimenti sulle vicende storiche e artistiche locali.
Galleria fotografica:
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Bandinella della confraternita di Santa Lucia dei Ricucchi, tempera su tavola Francesco Neri da Volterra (Volterra, documentato dal 1338 al 1376)
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San Giovanni Battista, tempera su tavola Cecco di Pietro (1386 circa)
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Madonna con Bambino tra i Santi Sebastiano e Francesco, olio su tela Orazio Lomi detto Gentileschi (Pisa, 1563 - Londra, 1639)
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Orazio Riminaldi (Pisa 1593-1630), Olio su tela, 54 x 43 cm (particolare) Ritratto di Curzio Ceuli
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Clio, la musa della storia, olio su tela Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 - Napoli, 1652/3)
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Madonna con Bambino tra angeli e santi, tempera su tavola, Agnolo Gaddi (Firenze, 1369 - 1396)
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L'Adorazione dei Pastori, olio su tela Aurelio Lomi (Pisa, 1556 - 1622)
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L'Annunciazione, olio su tela Aurelio Lomi (Pisa, 1556 - 1622)
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Il Cardinale Giovanni dei Medici, Arcivescovo di Pisa, olio su tela Baccio Lomi (attr.), (Firenze, 1450ca - Pisa, 1610)
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Bozzetto per il gruppo dell'Assunta in gloria con gli angeli, olio su tela Orazio Riminaldi (Pisa, 1593 - 1630)
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La Vergine, San Giovanni evangelista e angeli ai lati della Croce, affresco Benozzo di Lese, detto Benozzo Gozzoli (Firenze, 1421ca - Pistoia, 1497)
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Noli me tangere, affresco staccato Getto (Ghetto) di Jacopo, Pisa, documentato dal 1386 al 1405
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Polittico di Agnano, tempera su tavola Cecco di Pietro (Pisa, 1364 - 1402)
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San Bernardino, tempera su tavola Vincenzo Foppa (Bagnolo Mella, 1430 - Brescia, 1515/6)
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Bandinella della confraternita di Santa Lucia dei Ricucchi, tempera su tavola Francesco Neri da Volterra (Volterra, documentato dal 1338 al 1376)
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San Gerolamo penitente, olio su tela Ludovico Cardi, detto il Cigoli (Cigoli, Pisa 1559 - Roma 1613)