Attitude. Graffiti writing, street art, neo muralismo

14 Dicembre 2021 - 3 Aprile 2022

“Abbiamo creato una forma d’arte venuta fuori dalle nostre esistenze di quartiere a quanto pare insignificanti ed ora è ovunque sulla Terra”

“We created an art form that came up from our supposedly insignificant neighborhood existences and now it’s everywhere on Earth”

Phase2
classic hits di A. Fleisher e P. Iovino, dokument press


Un progetto curato da Gianguido Grassi, realizzato da Start – Open you eyes e prodotto da Fondazione Pisa, con il patrocinio di Comune di Pisa, Provincia di Pisa, Regione Toscana, Consiglio Regionale della Toscana, con il sostegno di Università di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola Normale Superiore Sant’Anna.


L’attitudine indica una disposizione innata o acquisita, fisica, psicofisica o psichica, che rende possibile o facilita lo svolgimento di una determinata attività; nel gergo della strada indica l’inclinazione e l’approccio con cui chi pitta affronta la propria azione espressiva. 

Molte sono le attitudini personali e vaste sono le conclusioni artistiche di un fenomeno già vastissimo in termini geografici; ecco perché non è facile dare una definizione e muoversi all’interno di un contenitore che ha come sicuri elementi in comune quello di raccogliere artisti che iniziano a dipingere nel contesto urbano in modo spontaneo e la convergenza dell’energia della strada con la componente creativa. 

Con l’espressione arte urbana si è dunque cercato di creare un contenitore ampio in grado di raccogliere varie esperienze che si sono avvicendate nel tempo e continuano a coesistere tutt’oggi. 

Semplificando, potremmo individuare 3 categorie principali: Graffiti Writing, Street art e Neo Muralismo, cha a sua volta si dirama in figurativa e astrattista. 

Certo che «l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprezzamento di pochi. L’arte è per tutti, questo è il fine a cui voglio lavorare», Keith Haring fu tra i primi a superare la linea dura e pura aprendo una nuova prospettiva in grado di unire l’energia creativa dei Writers e la forza iconografica della pop art: fece convergere le due grandi componenti artistiche che, da lati apparentemente opposti e inconciliabili (la Down Town e la Up Town), ebbero il proprio epicentro a New York dove lo stesso Haring si era trasferito nel 1978 entrando a far parte insieme a JM Basquiat della Factory di Andy Warhol. 

Attraverso la ricerca e le opere dei principali artisti che hanno dipinto a Pisa e in Toscana, il percorso espositivo segue la genesi e gli sviluppi del movimento culturale più dirompente e globale degli ultimi 40 anni, in grado di influenzare l’immaginario collettivo e cambiare il volto delle nostre città: prove ne sia il quartiere di Porta a Mare, inserito da Sky Arte nei 20 luoghi imperdibili da visitare in Italia per i suoi muri dipinti. 

Le 4 sale raccontano queste varie declinazioni dall’anima più ribelle e sociale propria dei graffiti a quella monumentale propria delle manifestazioni istituzionali più recenti. 

Una quinta sala Focus è dedicata a un approfondimento su uno dei protagonisti di questa epopea con una piccola mostra personale di durata mensile: si susseguiranno qui 108, Joys, 2501, Gaia che inaugureranno ciascun momento con una live performance. 

Artisti in mostra: 108, 2501, Abbominevole, Aec Interesni Kazki, Alberonero, Aris, Barbieri Francesco, Bartocci Giorgio, Beast, Bosoletti Francisco, C215, Ciredz, Dado, Duke1, Egs, Eron, Etnik, Farao, Gaia, Hitnes, Imos, Joys, Martini Rae, Massimo Sospetto, Moneyless, Moses&Taps, No Curves, Oker, Okuda San Miguel, Ozmo, Pasquini Alice, Peeta, Phase2, Porto, Rough Remi, Run, Rusto, Rusty, Sbam, Shepard Farey- Obey, Soap The wizard, Solomostry, Sten&Lex, Tellas, Zed1, Zedz