I Del Testa Cavalieri al Ponte (1760-1790)

29 Aprile 2016 - 26 Giugno 2016

I Del Testa Cavalieri al Ponte (1760-1790)
Palazzo Blu 29 Aprile – 26 Giugno 2016

La mostra al piano nobile di Palazzo Blu presenta una cospicua scelta della serie di ritratti della famiglia Del Testa, originaria proprietaria del palazzo che continuò in parte ad occupare fino alla fine del secolo XVIII. Questo corpus di dipinti, la cui esecuzione è compresa tra la seconda metà del XVI secolo e l’inizio del XIX, costituisce una delle poche serie quasi completa di ritratti di famiglia pisani e si configura come un caso di grande interesse per la comprensione di questo genere di dipinti e del loro uso.

Punto di partenza della narrazione non è tanto l’origine della famiglia, che risale a un medioevo frammentario e nebuloso, bensì il matrimonio (1761) tra Francesco Del Testa e Giovanna Cataldi, figlia del ricchissimo Ottavio, appaltatore del gioco del Lotto prima nel Granducato e poi in tutto l’Impero Asburgico. E’ grazie a questo matrimonio che la famiglia raggiunse l’apice della propria fortuna economica, con un elevatissimo train de vie che si concretizzò nel rifacimento della sontuosa villa del Belvedere di Crespina, nel palazzo fiorentino di via Ghibellina, e soprattutto il conseguimento del titolo comitale e la carica di Granciambellano di cui potè fregiarsi Francesco Del Testa.

Nel 1768 l’ultimo primogenito, il cavalier Alessandro († 1784), avviò una sostanziale riorganizzazione della memoria familiare consistente nella produzione di alberi genealogici da allegare alla provanza di nobiltà, e nell’identificazione dei ritratti di famiglia. I cartellini descrittivi ancora applicati sul retro delle tele e le didascalie appuntate sulle intelaiature testimoniano la volontà di dare un volto ai molti nomi che si susseguono sugli alberi genealogici, perpetuando così la famiglia—e la sua immagine—anche oltre la morte.

Tuttavia la temuta estinzione della famiglia non avvenne così repentinamente. Infatti alla vigilia della propria morte il conte Francesco, fratello di Alessandro, riuscì a perpetuare il proprio nome attraverso la costruzione di una falsa genealogia e l’adozione di una omonima famiglia siciliana, i Testa di Nicosia. La casata conobbe così un’ultima perpetuazione, destinata a cessare alla metà dell’Ottocento. Ai ritratti pisani si affiancano quelli siciliani in una continuità che mette in risalto le strategie familiari di antico regime e le complesse ricadute culturali.

La mostra intende ricostruire le strategie di auto-rappresentazione perseguite da una famiglia del patriziato pisano attraverso l’uso nelle proprie dimore di grandi ritratti a figura intera, ritratti in “tela da testa” (65×45 cm.) e “tela d’imperatore” (circa 100×130 cm.), esposti insieme all’albero genealogico dipinto a costituirne un supporto visivo, e alternati a ritratti dei principi che diversi membri della famiglia avevano servito in una pubblica esibizione della legittimazione cortigiana della casata. L’auto-rappresentazione della famiglia passava anche attraverso la partecipazione alle feste civiche, e particolarmente al Gioco del Ponte. I Del Testa furono tra le più importanti famiglie della Magistratura di San Martino, e Francesco Del Testa prese parte al gioco del 1776 in veste di Capitano della parte di Mezzogiorno.

La mostra presenterà il pontino ligneo con le armi di famiglia su cui i fratelli organizzavano le strategie di attacco, insieme ad altri materiali relativi al Gioco compresi nel lascito che l’ultima discendente della famiglia, Ida Savi, vedova di Roberto de’ Filippi, l’8 novembre 1895 donava al Museo Civico per allestire un’apposita saletta dedicata al “giuoco de’ pisani”.

La mostra, a cura di Cinzia Maria Sicca e Manuel Rossi, presenta i risultati di un progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale finanziato dal MIUR su Collezionismo nel Granducato di Toscana e nella Repubblica di Lucca: l’allestimento delle dimore aristocratiche e della borghesia mercantile (PRIN 2009PNRLS8).

INFORMAZIONI
I Del Testa Cavalieri al Ponte (1760-1790)
Palazzo Blu, 29 Aprile – 26 Giugno 2016

Ingresso gratuito
dal martedì al venredì dalle 10.00 alle 19.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00
(ultimo ingresso un’ora prima della chiusura)

Tel. 050 220.46.50
Mail: info@palazzoblu.it