Charles Doudelet: La paura al tempo della Rose+Croix, conversazione tenuta da Andrea Muzzi

2° domenica: 26 febbraio 2023, ore 11.00

Charles Doudelet: La paura al tempo della Rose+Croix, conversazione tenuta da Andrea Muzzi, storico dell’arte, già Direttore Soprintendenza ABAP Siena Grosseto e Arezzo, coordinata da Francesca Cagianelli e introdotta da Pierpaolo Magnani, Assessore alla Cultura del Comune di Pisa.

In programma domenica 26 febbraio 2023, la 2° Puntata del Calendario Culturale dal titolo “Le Domeniche del Centro Cagianelli per il ‘900”, promosso dal Centro Cagianelli per il ‘900 (Pisa, viale delle Cascine, n. 8), in collaborazione con  Fondazione Pisa e Fondazione Palazzo Blu, MEDIA PARTNER, e con gli Amici dei Musei e dei Monumenti Pisani, ideato e curato da Francesca Cagianelli, con l’obiettivo di ripercorrere momenti cruciale della rivoluzione lombrosiana in Europa attraverso la complessa transizione dal positivismo allo spiritismo avvertita da alcuni dei più significativi artisti toscani, ma anche italiani ed europei.

In linea con la mission di promuovere la cultura figurativa del Novecento toscano, italiano ed europeo, il Centro Cagianelli per il ‘900, incluso recentemente nella rete museale cittadina,Pisa Percorsi Museali”, punta i riflettori su alcuni highlights della propria raccolta.

Il 26 febbraio 2023 è la volta della seconda Domenica del Centro Cagianelli per il ‘900 (Sala dei Bucciotti, Centro Cagianelli per il ‘900, Pisa, viale delle Cascine, n. 8, ore 11.00), dal titolo Charles Doudelet: La paura al tempo della Rose+Croix, conversazione tenuta da Andrea Muzzi, storico dell’arte, già Direttore Soprintendenza ABAP Siena Grosseto e Arezzo, coordinata da Francesca Cagianelli e introdotta da Pierpaolo Magnani, Assessore alla Cultura del Comune di Pisa.

Incentrato sull’indagine della litografia del belga Charles Doudelet (Lille, 8 febbraio 1861 – Gand, 7 gennaio 1938), La Paura, la cui realizzazione deve ascriversi alla complessa sequenza ideativa del corpus incisorio presentato per la prima volta in Italia in occasione della mostra colligiana del 2019, L’incanto di Medusa: Charles Doudelet, il più geniale interprete di Maeterlinck tra il Belgio e la Toscana, ideata e curata da Francesca Cagianelli, l’evento punta all’inquadramento dell’iconografia della paura nell’ambito della produzione pittorica e grafica riconducibile alla temperie artistica e letteraria dei Salon de La Rose+Croix.

Sotto i riflettori di Andrea Muzzi finisce il fenomeno sorprendente, quanto ancora poco indagato, della diffusione della cultura teosofica nella Toscana primonovecentesca, quando artisti internazionali quali Charles Doudelet frequentano, risiedono e ritraggono le città più culturalmente strategiche del nostro territorio, in particolare Firenze, Livorno e Pisa, dove intrattengono relazioni artistiche e consolidano circuiti culturali destinati a suggestionare intere generazioni di pittori, incisori, letterati e critici d’arte.

E se relativamente al soggiorno fiorentino restano testimonianze straordinarie quali le incisioni ideate da Doudelet per la prestigiosa rivista “Il Leonardo”, pubblicata dal gennaio 1903 all’agosto 1907, di cui ricorre quest’anno il  120° dalla fondazione, a confermare il legame tra il simbolista belga e il territorio labronico sopravvive la preziosa carta da lettere intitolata alla mitica residenza di Villa Medusa, ma soprattutto piace ricordare in occasione di questo Calendario Culturale, l’eccezionale omaggio dell’artista alla città di Pisa, consistente in un immaginifico progetto di affresco conservato nelle collezioni museali della città di Gand, raffigurante una storica celebrazione ambientata nella Piazza del Duomo, a conferma della fascinazione mondiale dello storico complesso monumentale pisano.

Andrea Muzzi, storico dell’arte, si è formato all’Università degli Studi di Firenze alla Scuola di Carlo Del Bravo discutendo una tesi su Correggio e la congregazione cassinese (SPES Firenze 1982) e alla Fondazione Longhi di Firenze (Fra Bartolomeo e la scuola di San Marco), dove è entrato in contatto con Federico Zeri. Ha lavorato inoltre con Sylvie Béguin e Mario Di Giampaolo, impegnandosi nello studio della grafica del Cinquecento. All’inizio della sua attività ha collaborato, fra l’altro, con il Museo di Firenze com’era alla costituzione del Centro Documentazione del Comune di Firenze (1984), con il Museo Nazionale del Bargello, interessandosi alla Sfragistica medievale e rinascimentale (Catalogo dei Sigilli del Bargello), e con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi curando, insieme a M. Di Giampaolo, la mostra Parmigianino e il fascino di Parma (Olschki Firenze 2003). È stato consigliere fino al 2015 dell’Associazione Amici del Bargello; è membro della Commissione scientifica della Fondazione Correggio e del Comité International d’Histoire de l’Art. Nel giugno 2012 è stato nominato Dirigente Storico dell’arte nel Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e assegnato alla Direzione Regionale toscana con incarico presso la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze. Nel settembre dello stesso anno è stato nominato Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Liguria, rimanendo in carica fino al marzo 2015. Attualmente è Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno.

Al termine delle Domeniche del Centro Cagianelli per il ‘900 è previsto un cocktail per i Soci ordinari dell’Associazione.

L’accesso è consentito su prenotazione (tel. 392 6025703) e dietro sottoscrizione della tessera gratuita di Socio Ordinario del Centro Cagianelli per il ‘900.