Riprendono gli incontri a Palazzo Blu di Pisa nella cornice della mostra “FUTURISMO”

In occasione della mostra “FUTURISMO” allestita nelle sale di Palazzo Blu dall’11 ottobre 2019 fino al 9 febbraio 2020, la Fondazione BLU Palazzo d’Arte e Cultura propone un interessante programma di incontri che si svolgeranno presso l’Auditorium, in via Pietro Toselli 27 di Pisa, durante il corso della mostra.

Il ciclo di appuntamenti indagherà alcuni aspetti del movimento futurista e il periodo storico, artistico, culturale a esso collegato, con scrittori, critici d’arte, autori e professori di storia dell’arte che potranno dare più ampio respiro ai temi che la mostra offre.

Il programma:


1° incontro ore 17.00, venerdì 29 novembre 2019
Il Futurismo, ostacolo alla gerarchia espositiva del fascismo
Con Sileno Salvagnini, storico dell’arte, professore ordinario all’Accademia di Belle Arti di Venezia, già vicedirettore dell’Accademia di Venezia.

Durante il ventennio vi fu un gigantesco piano di gerarchizzare mediante leggi le esposizioni in tutta Italia, comprendente mostre sindacali, nazionali (Quadriennale di Roma) e internazionali (Biennale di Venezia). Il Futurismo rappresentò una sorta di granello di sabbia che talvolta inceppò questo meccanismo.


2° incontro ore 17.00, venerdì 13 dicembre 2019
LE STATUE FUTURISTE VOLANO! Storie e avventure delle “FORME UNICHE DELLA CONTINUITÀ DELLO SPAZIO” di Umberto Boccioni
Con Marco Carminati, storico dell’arte, scrittore e giornalista responsabile delle pagine d’arte de La Domenica de IlSole24Ore.

“Forme uniche della continuità nello spazio” è una celebre scultura del pittore-scultore futurista Umberto Boccioni (1882-1916) nella quale l’artista tentò di rappresentare il movimento e la fluidità, tentando di superare la scultura tradizionale per creare una “forma di continuità nello spazio” e approdando, infine, a un’opera considerata uno dei capisaldi del Futurismo italiano. La scultura è raffigurata sul retro delle monete da 20 centesimi di euro coniate in Italia e se ne conoscono varie versioni in bronzo, la più antica si trova al Museo del Novecento di Milano.


3° incontro ore 17.00, venerdì 10 gennaio 2020
Giacomo Balla e le grandi dimostrazioni 1914-1919
Con Elena Gigli, storica dell’arte ed esperta studiosa di Giacomo Balla.

Il 28 giugno 1914 scoppia la Prima Guerra Mondiale: l’Italia si proclama neutrale, mentre i futuristi sono per l’intervento (la guerra è “igiene del mondo”). Per Giacomo Balla l’interventismo è una posizione morale ma anche una colorata sintesi dell’entusiasmo giovanile. Nel corso del 1915, Balla viene arrestato due volte. Nascono quindi le opere dedicate alle Dimostrazioni Interventiste collegate proprio agli eventi bellici: si va da Le insidie del 9 Maggio a Forme-volume del grido “Viva l’Italia” a Bandiere all’Altare della Patria alla rievocazione della Breccia di Porta Pia nell’opera XX Settembre…per concludersi con Battimani + gridi patriottici e Corazzata + vedova + vento.


4° incontro ore 17.00, venerdì 24 gennaio 2020
La città che sale.
La nascita del Futurismo, nella nuova economia industriale

Con Ada Masoero, curatrice della mostra FUTURISMO, storica dell’arte e giornalista. Collabora con le pagine culturali de La Domenica de IlSole24Ore e de Il Giornale dell’Arte.

Alla fine dell’Ottocento anche in Italia si manifesta un cambiamento epocale: in alcune aree l’economia, da agricola che era, diventa industriale e il paesaggio, sul piano urbanistico e sociale, muta radicalmente. Le città prendono a inglobare le campagne circostanti insieme ai loro abitanti, trasformati da contadini in operai. I futuristi sono i primi esponenti del mondo della cultura a cogliere la portata di tale fenomeno e a trasferirlo nella loro arte.