Il bellissimo gruppo di famiglia in un interno venne redatto nel 1783, se è vero che il 14 maggio dello stesso anno Angiolo Roncioni si accollava le spese di trasporto a Pisa della grande tela che si dipinse a Roma. Secondo lettura di documenti, però, l’arrivo da Roma non si dovrebbe intendere del dipinto ma del solo supporto. Questa ipotesi, la più attendibile, fa supporre la stesura dell’opera nella città pisana.
Con questo dipinto il Desmarais contribuì al tentativo di rinnovamento della pittura pisana, giacchè la Famiglia aggiungeva al ritratto alla Tempesti le inedite possibilità di un racconto fitto di allusioni parafigurative e una regia che rimandava ad esempi aggiornatissimi e alti. Nel dipinto la famiglia è impostata secondo una tessitura assai colta che interpretava il ruolo dei Roncioni come di una casata che amava dare di sé l’immagine di un colto e affettuoso consenso sulla traccia delle letture di Rousseau e di Parini. Al centro dunque sono posti Angiolo e Dorotea, appena anticipati in primo piano dai figli: a sinistra Isabella intenta a giocare col cane, mentre a destra Francesco e Teresa sono come sorpresi in un passo di danza, al tempo dettato dal fortepiano suonato da Maddalena. Il tutto appare poi sorvegliato da Girolamo, fratello di Angiolo, dal volto cupo e intento a voltar le pagine dello spartito.